GIAVENO, ANCORA DISAGI PER L’ACQUA: “COMUNE E SMAT COSA FANNO?”

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Nelle foto scattate il 1° gennaio 2018, la situazione precaria dell’acquedotto di Giaveno

di PAOLA TESIO

GIAVENO – La grave situazione degli acquedotti in valle, non poteva e non doveva essere sottovalutata. I cittadini da sempre hanno segnalato le problematiche che inizialmente si ripercuotevano soprattutto sulle borgate, dove si riscontravano oggettivi problemi inerenti alla presenza di particolati nelle tubazioni, come sabbia, terra, insetti, foglie e soprattutto le periodiche assenze di acqua o la scarsità di pressione.

Negli anni, su richiesta degli stessi, sono stati fatti controlli sulla potabilità da parte degli organi competenti ed incontri pubblici da parte di comitati spontanei che chiedevano a più voci un miglioramento della situazione. Ma nonostante ciò le problematiche periodicamente continuano a ripetersi. Ed oggi inevitabilmente arrivano anche a valle, nel cuore della moderna cittadina giavenese.

A questa situazione di stallo si aggiungono i cambiamenti climatici, come la siccità, che tendono inevitabilmente a ridurre la portata delle fonti di approvvigionamento, a cui si somma la precarietà delle strutture e dei tratti di tubazioni obsolete, che fanno sì che il disagio si faccia sentire in tutta la sua portata. Già nell’estate di quest’anno numerose zone erano state fornite da autobotti per la carenza idrica e da qualche giorno il problema si è nuovamente manifestato.

I cittadini segnalano a più riprese i disservizi, rendendo pubbliche le loro difficoltà sui social network, ed il tam tam delle richieste di aiuto amplifica e diffonde senza veli quella verità che non trova risposte e grazie alla rete non più essere mascherata: “Sono mesi che vedo passare autobotti di continuo – si lamenta un cittadino –  dalla Smat non risultano guasti“. Risponde un altro utente: “Hanno portato i boccioni d’acqua per rifornire noi e i vicini, speriamo che la situazione migliori“.

Squillano i telefoni del numero verde della Smat, degli uffici comunali, ma le persone rimangano senza riscontri. Una cittadina intervistata da Valsusa Oggi dichiara: “Le problematiche sull’acqua a Giaveno si trascinano da anni, quando si presenta l’emergenza idrica dovuta a problemi di siccità manca l’acqua. In un paese di montagna è strano, non crede? Non so quale sia esattamente il problema ma occorre potenziare gli acquedotti».

La proprietà delle strutture e della rete di tubazioni sono del comune, ma la gestione rimane a carico della Smat. Spesso a causa della coesistenza di due soggetti diventa difficile la gestione sia delle emergenze sia delle carenze strutturali. A chi spetta intervenire ed investire per il miglioramento degli impianti e per il rifacimento della rete idrica?

Spesso quando si sono presentate delle perdite, soprattutto nelle borgate in cui la maggior parte delle tubazioni è costituita da materiali di vecchia generazione, è stato manifestato dagli operatori dell’ente gestore la difficoltà di trovare le falle poiché tratti delle rete, soprattutto quella più obsoleta, non risulterebbe neppure mappata.

La carenza di risposte da parte del comune ha fatto sì che delle forze politiche di opposizione ricevessero in questi giorni chiamate di sollecitazioni da parte della cittadinanza, come precisa Alessandro Cappuccio del gruppo Cambiamo Giaveno : “È già da ieri che ci sono state delle lamentele  perché c’era poca pressione nell’acqua così ho contattato la Smat, e gli operatori mi hanno informato che essendoci stati i serbatoi vuoti, la scarsità della pressione era dovuta ai livelli bassi per cui  stavano facendo arrivare le autobotti per il riempimento. Mi hanno detto che la procedura sarebbe durata un po’ perché ci vuole del tempo per ristabilire la quantità normale. Il problema non riguarda soltanto Giaveno ma anche altri comuni perché ho visto in giro le cisterne che si dirigevano verso altre località, tra cui Trana“.

Sul perché della presenza delle cisterne aggiunge: “Non so esattamente la motivazione, probabilmente c’è qualche perdita. Loro non mi hanno spiegato ulteriormente. Addirittura dai residenti è sopraggiunta la segnalazione che dalle parti della borgata Gentina ci sarebbe una fuoriuscita di acqua dalle tubature e andrò a verificare, se fosse così bisognerebbe intervenire, anche perché sono anni che si ripresentano i problemi“. Su quanto accaduto la scorsa estate Cappuccio racconta: “C’erano state delle perdite in zone diverse, oltretutto segnalate sempre dai cittadini. Una era in piazza Maritano e l’altra all’incrocio tra piazza Maritano e via San Michele. Dopo quattro o cinque giorni di perdite e segnalazioni, sono finalmente venuti a riparare. Ricordo che c’era stato anche un altro problema all’acquedotto che aveva delle tubazioni che si erano rotte per cui alcune case erano rimaste senz’acqua e si era provveduto alla fornitura tramite autobotti, oltretutto la siccità aveva peggiorato la situazione“.

Alla richiesta se su questi problemi il loro gruppo avesse presentato in consiglio qualche sollecitazione replica: “Noi avevamo fatto un’interpellanza un anno fa circa, per la questione della potabilità dell’acqua e varie segnalazioni“.

A conferma di quanto asserisce Cappuccio, circa le criticità che interesserebbero anche altri comuni della valle, si aggiunge la testimonianza di Stefano Olocco, della Lega Nord di Valgioie: “In questo comune c’è un problema da quest’estate,  quando la Smat aveva sospeso temporaneamente la fornitura perché c’erano delle perdite d’acqua piuttosto importanti dovute a delle falle. Sono stati fatti una serie di interventi compresa la sostituzione di parti di tubazioni vecchie. Erano stati apposti degli avvisi per delle interruzioni causate dai lavori, per cui la cittadinanza era stata informata. Adesso no e continuano ad esserci delle interruzioni improvvise dalla mattina alle cinque fino alla sera, che causano notevoli difficoltà ai cittadini, compresi i  danni agli elettrodomestici, un disagio tra l’altro molto oneroso. Sono stato contattato non solo dai cittadini a noi vicini in campagna elettorale ma anche da altri che si sono lamentati per la latitanza nelle risposte e per il rimando di responsabilità tra l’ente e la Smat. È ovvio che la prima cosa che viene fatta dalle persone è contattare l’amministrazione. Dicono di aver provato più volte ad interpellare il personale degli uffici ma senza aver ricevuto alcuna delucidazione in merito“. 

Sulla situazione a Valgioie precisa: “Purtroppo non siamo ancora riusciti a capire le vere cause del problema; né a noi né alla popolazione sono stati forniti dei chiarimenti. Nell’ultimo consiglio comunale queste tematiche così sentite non sono state minimamente affrontate. L’amministrazione interpreterà queste nostre dichiarazioni come delle sterili lamentele, ma noi ci muoviamo sulla scia delle domande che ci pervengono e solleviamo la questione per il bene della cittadinanza. Cerchiamo di stimolare le risposte, che devono essere date. Inoltre è da alcuni giorni che il disservizio si protrae,  personalmente è da mercoledì che ricevo richieste di aiuto. Le criticità non riguardano borgate sperdute ma anche zone come Molino, Busson. Ovviamente è doveroso che tutte le località siano sempre fornite, da quelle più popolate a quelle meno abitate. L’assenza del servizio idrico comporta l’impossibilità di compiere qualsiasi routine quotidiana: dal farsi la doccia per andare a lavorare dato che non c’è neppure l’acqua calda, alle necessità primarie soprattutto per anziani e bambini. Questa volta non è stata apposta alcuna cartellonistica né sono state date le adeguate informazioni. Bisogna essere più sensibili e dare delle spiegazioni concrete“.

 

 

 

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3 COMMENTI

  1. Capisco che nel periodo estivo ci siano più abitanti e pertanto un maggior bisogno di acqua e la siccità di questo anno non é stata poca cosa, ma in questo periodo quante anime ci sono a Valgioie? Necessitano ancora tutti quei camion che vanno avanti e indietro? Inoltre, tutti i giri che fanno i camion non hanno un costo? A questo punto, non avrebbero già messo in sesto l’acquedotto……

  2. cittadini forse non avete capito o non volete capire .Viviamo in Italia dove contano le chiacchiere non i fatti giunte comunali corrotte
    .vitalizi . speculazioni.sprechi.mafie.ecc.ecc.
    Questo e il nostro paese.

  3. Cari amici della val stangone l’acqua dovrebbe essere un servizio.seppure pagato dai cittadini tutti se ne infischiano .non è diverso noi a CUMIANA una perdita che dura dal mese di luglio a inizio dicembre a creato una lastrone di ghiaccio sulla strada segnalato il pericolo del traffico specialmente a pedoni . Intervento immediato un cartello di pericolo generico tutto fatto l’acqua vada dove vuole il ghiaccio provvederà. La primavera……… NON he prendere per i………………

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