GIAVENO ARRIVA A SESTRIERE, CON IL “GUSTO IN QUOTA”

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di LUCA CALCAGNO

I gusti tipici di Giaveno sono approdati, lo scorso 5 gennaio, a Sestriere in occasione dell’edizione 2015-2016 di “Gusto in quota a Sestiere”. Tra i sapori presentati il pane artigianale e tradizionale dei Panificatori giavenesi, prodotto che ha ottenuto la De.C.O (Denominazione Comunale d’Origine); ma anche il grissino Stirato Torinese e diversi dolci; la toma del lait busc e il Blu di Giaveno dell’Azienda Bramante; il miele dell’Hobby del Miele di Paolo Maritano Cap; i piccoli frutti della Cooperativa Piccoli Frutti della Val Sangone, insieme a marmellate, succhi e polpa; le farine del mulino della Bernardina della famiglia Ughetto e il vino dall’azienda Prever di Villarbasse.

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Il sindaco Carlo Giacone partendo dalle eccellenze gastronomiche ha illustrato le qualità del territorio della Valsangone e di Giaveno in particolare. Ha evidenziato le ricadute positive che la vicinanza alla Sacra di San Michele permette di avere in ambito turistico con i visitatori che possono fermarsi a Giaveno per saggiarne e acquistarne i tipici sapori.

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Si è soffermato poi sul fungo, re dei boschi giavenesi, e prodotto che ha portato notorietà alla Città. Ma ha anche presentato le altre prelibatezze, come il cioccolato, il pane tipico, i frutti, lodando poi l’attività che rende vivi i mercati di Giaveno ad opera dei produttori agricoli e, durante la stagione, dei raccoglitori di funghi.

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“Per noi panificatori – sono le parole di Dario Calcagno, riflettendo il pensiero anche degli altri colleghi panificatori Chiambretto e Morisciano – gli appuntamenti di Sestriere sono sempre un’occasione per ribadire al pubblico intervenuto che occorre sempre di più ricercare e difendere il lavoro e il prodotti di alto artigianato come quello dei panificatori”.
In chiusura Massimo Bonetti, presidente del Consorzio Sestriere e le Montagne Oiimpiche, ha ribadito le finalità e l’utilità dell’iniziativa voluta dal Comune di Sestriere insieme a Turismo Torino e Provincia con il coordinamento dal Museo del Gusto da Ezio Giaj.

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