dalla CITTÀ DI GIAVENO
GIAVENO – Sono stati individuati i presunti responsabili delle corse notturne in centro paese, in particolare in viale Regina Elena e in via Torino. Avevano diffuso sui social network un video delle loro bravate. Proprio grazie a quello sono stati avviati i controlli che hanno permesso di individuare i giovani coinvolti. La Polizia Locale li ha infatti riconosciuti grazie alla visione dei filmati delle telecamere e l’incrocio con le riprese dei portali.
Sono tre giovani cittadini della Val Sangone, tra i 20 anni e i 25 anni, che hanno ammesso le loro colpe e per i quali sono già stati avviati i provvedimenti di rito, con ritiro della patente, sequestro dell’autoveicolo e denuncia alla Procura della Repubblica.
“Non era purtroppo la prima volta; alcune segnalazioni da parte dei residenti ci erano già arrivate, ma era difficile intervenire senza avere dati più precisi sugli eventi. Mi dispiace che alcuni ragazzi nostri concittadini non trovino altro modo per passare il tempo. Dobbiamo tutti renderci conto della pericolosità di certi comportamenti. Il rischio di poter far male a sé stessi e agli altri è altissimo, e trovo assurdo che qualcuno riesca a divertirsi mettendo in pericolo la vita umana con dei comportamenti del genere” commenta il Sindaco Carlo Giacone.
“L’episodio è successo agli inizi di maggio, ma lo rendiamo noto adesso poiché ora abbiamo tutti gli elementi in mano – aggiunge il vicesindaco Stefano Olocco, delegato alla sicurezza – Ringrazio la nostra Polizia Municipale per l’impegno in un’azione che è di monito per tutti. Le telecamere sono uno strumento prezioso per la fase d’indagine e quando è possibile utilizzare i filmati è evidente che funzionano e danno i loro frutti. I controlli sul territorio continuano per impedire altri comportamenti scorretti”.
Continua l’interlocuzione con tutte le forze dell’ordine e in particolare con la Compagnia dei Carabinieri di Rivoli. Nel fine settimana saranno potenziati i controlli serali sul territorio per evitare che si creino situazioni di degrado. Da sabato 12 giugno sarà attivo il supporto serale e notturno anche attraverso il supporto dei “vigili esterni” che andranno ad incrementare l’organico del comando di Giaveno nel periodo estivo.
“Con la fine del coprifuoco e l’inizio della bella stagione sarà necessario presidiare maggiormente il territorio per evitare degrado e schiamazzi notturni che si sono già verificati lo scorso anno” dichiara ancora Olocco.
“Attraverso un’ordinanza sindacale abbiamo intenzione di chiudere i parchi comunali durante la notte, perché episodi di inciviltà, vandalismo e maleducazione non possono ripetersi in continuazione – conclude il Sindaco Giacone – Nell’ultimo fine settimana diverse bottiglie di vetro rotte sono state ritrovate nell’area giochi al Parco Marchini, luogo che viene vissuto da tanti bambini durante le ore diurne. Atti così stupidi e sconsiderati dimostrano una totale mancanza di civiltà e attenzione al bene pubblico”.
DAI …SCRIVI POVERINI CHE DOLORE HANNO PROVATO………..
CHE TRISTEZZA
Poverini…chissà il dolore che hanno provato.
Ci sono più telecamere a Giaveno che nel Grande Fratello,e nonostante ciò troviamo difficile individuare tre idioti, talmente scemi che nonostante la bravata l’anno pure postata su facebook, così da non lasciare dubbi.
Perché lanciate accuse senza sapere le vere motivazioni? Perché sapete solo punire e reprimere invece di dare più spazio e occasioni di svago a questi ragazzi? Perché parlate di vandalismo e degrado, di atteggiamenti pericolosi e di comportamenti stupidi? Perché non ascoltate il disperato grido d’aiuto di questi giovanotti? Le loro famiglie saranno vittime della crisi economica? Saranno giovani cervelli in fuga non apprezzati in Italia e costretti a una vita di immensi sacrifici tra un Erasmus a Barcellona un master a Miami e uno scambio culturale ad Amsterdam? Saranno ragazzi che hanno tragicamente sofferto perché le università e i luoghi di lavoro sono state chiusi per la pandemia? Faranno parte di qualche minoranza etnica/culturale/lgbt+ e volevano manifestare la loro identità?
Fare corse clandestine per postarle su Facebook non è segno di disagio ma di imbecillitudine dei ragazzi che lo fanno e inadeguatezza dei genitori che lo hanno permesso (o non se ne sono accorti). Spero che l’alleggerimento del portafoglio sia sufficiente a convincere i loro genitori a fare i genitori.