GIAVENO – L’apertura del Centro Provinciale per l’istruzione degli Adulti avvenuta lo scorso anno a Giaveno si è rivelata molto proficua per i 60 utenti iscritti che sono raddoppiati in questo nuovo anno scolastico. “Un risultato positivo – afferma l’Assessore Anna Cataldo che ha fortemente voluto l’apertura dei corsi – che troverà seguito rinnovando la convenzione anche per il prossimo anno scolastico”. Il CPIA si pone come finalità l’alfabetizzazione culturale e funzionale, il consolidamento e la promozione culturale, la rimotivazione e l’orientamento degli adulti, l’acquisizione e il consolidamento di conoscenze, abilità e competenze specifiche, finalizzate anche alla riqualificazione professionale. Inoltre dà la possibilità di recuperare la scolarizzazione di base per garantire a tutti la possibilità di accedere al percorso per la licenza media, contrastare l’analfabetismo di ritorno e arricchire e rafforzare le competenze di base e le nuove abilità che possono favorire una partecipazione attiva alla vita sociale. La sede, messa a disposizione dall’Amministrazione comunale nei locali dell’ex scuola primaria Anna Frank, condivide alcune aule attualmente assegnate al Pascal. “Sono stati accolti – dichiara il Sindaco, Carlo Giacone – cittadini di origine straniera residenti a Giaveno e nei comuni limitrofi (Valgioie, Coazze, Trana, Sangano, Bruino, Avigliana) e ospiti dei sei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria per richiedenti asilo) presenti sul territorio e gestiti dalle cooperative Liberitutti e Babel. Svariate le nazionalità: Bangladesh, Pakistan, Marocco, Ucraina, Russia, Perù, Colombia, Argentina, Brasile, Cuba, Repubblica Domenicana, Cile, Armenia, Costa D’Avorio, Ghana, Venezuela, Thailandia, Bolivia, Senegal, Romania, Nigeria, Mali, e naturalmente Italia”. Dalla Direzione del CPIA affermano che “la collaborazione con l’Istituto Pascal ospitato dal Comune nei medesimi locali è stata buona. Ottimi e frequenti i rapporti con gli operatori dei CAS e positiva anche la collaborazione iniziata con l’IC Gonin e l’Associazione Soledonna”. Comincia a delinearsi una rete territoriale che possa comprendere tutti gli enti coinvolti nell’educazione degli adulti (CPIA, istituti comprensivi, scuola superiore, associazioni, amministrazione comunale). Si auspica per il prossimo anno anche il coinvolgimento di Casa di Carità e Mestieri che si occupa della formazione professionale a Giaveno. “Questi percorsi non potranno che favorire l’inclusione sociale e lavorativa dei migranti e delle loro famiglie che afferiscono al territorio della Val Sangone”, conclude l’Assessore Cataldo. L’anno scolastico si è concluso con una festa multiculturale al Parco Marchini messo a disposizione della Città di Giaveno alla presenza di studenti, insegnanti e rappresentanti dell’Amministrazione comunale.
GIAVENO, CORSI SCOLASTICI PER STRANIERI: 120 PARTECIPANTI
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