di ANGELO FRANCO
GIAVENO – Sui social i rumors riguardanti l’attivazione dell’autovelox di via Colle del Vento a Giaveno, non hanno tardato a trasformarsi in polemica.
Per fare chiarezza circa l’imminente attivazione dell’impianto, abbiamo intervistato il consigliere delegato del Comune di Giaveno, Marco Carbone, che ha colto la palla al balzo per smontare alcune “false leggende” circa i sistemi autovelox e di video-sorveglianza installati in città.
“Sulla questione c’è da fare un po’ di chiarezza: l’autovelox di via Colle del Vento non è mai stato disattivato, l’impianto necessita dell’assistenza di una pattuglia che visibile o nascosta, certifichi l’infrazione nel raggio di azione della telecamera, vale a dire che i verbali vengono emessi soltanto in tali circostanze e a sorpresa. Quando riteniamo sia più opportuno”.
Ampliando il discorso all’intera città, il consigliere delegato Carbone approfondisce i fini e i precisi utilizzi degli impianti: “Secondo l’attuale codice della strada, per quanto riguarda i sistemi di video-sorveglianza installati presso le entrate di Giaveno, undici in totale, tali dispositivi possono rilevare la velocità soltanto a fini statistici, ma per emettere un verbale, anche in questo caso, è necessaria la presenza di una pattuglia che, con palmare, sia in grado di accertare e certificare l’infrazione. Le altre telecamere servono per diversi tipi di rilevamenti legati all’assicurazione, al controllo targhe per l’intercettazione delle auto rubate”.
Ricollegandosi alla Ztl e alle polemiche ad essa correlate, chiarisce: “La città di Giaveno dispone di 6 portali ‘zona traffico limitato’, ma le telecamere non servono esclusivamente per accertare le infrazioni dei non autorizzati, tanto è vero che la Ztl è attiva soltanto in alcune fasce orarie e in alcuni giorni, ma questa è soltanto una piccola percentuale del servizio che danno quei portali, perché l’altra telecamera controlla 24h su 24 tutto quello che succede, vale a dire più sicurezza!”. Prosegue: “Con queste telecamere, controlleremo l’intero centro storico: Ztl al 20% ma l’80% è il controllo per la sicurezza – e a proposito del problema dei vandali, aprendo una piccola parentesi parallela alla questione ‘sicurezza stradale’, il consigliere denuncia – rubano, sporcano e spaccano bottiglie di vetro nelle vicinanze di aree destinate ai bambini, può testimoniarlo chi al mattino chi si occupa delle pulizie, qualche giorno fa hanno dato fuoco ad un bidone dell’immondizia”, e garantisce “avremo tutti i giochi asserviti da telecamere e nuovi dispositivi di video-sorveglianza presso i siti potenzialmente a rischio”.
Sicurezza e sicurezza stradale, dunque, il senso della questione, ma per concludere, tornando all’autovelox di via Colle del Vento e al problema “alta velocità in luoghi inopportuni”, Carbone non sembra avere dubbi sul da farsi: “Per le strade di Giaveno non vengono rispettati i limiti: tempo fa, all’interno dell’area urbana della città è stato emesso un verbale a seguito dell’accertamento di un veicolo in corsa a 123 kmh. Anche su via Colle del Vento abbiamo ricevuto diverse segnalazioni e lamentele, in passato ci fu un incidente”. Su questa premessa il consigliere ci lascia con un’anticipazione delle novità che nei prossimi mesi coinvolgeranno i cittadini alla guida: “Abbiamo intenzione di installare nuovi autovelox nelle zone che riteniamo pericolose, si tratta di nuovi box colorati come quello operativo in via Colle Del Vento. La velocità va ridotta”.
Si fa in fretta ad attivare gli autovelox, ma asfaltare le vie di Giaveno, il tratto di strada verso l’Aquila subito dopo il ponte di Pontepiegra non se ne parla.
Cosi anche Giaveno si allinea con gli altri comuni Per fare cassa e non prevenzione.bravi
Che serie di inesattezze procedurali che ha detto l’Assessore….
bene, così sarà più facile vincere i ricorsi e magari chiedere i danni al comune.
Pensino a fare vera prevenzione, controllando chi telefona, chi è senza cinture, chi non lega i bambini….ecc….ecc….
Giaveno si è allineato agli altri paesi e città: colonnine autovelox e il cartello a ridosso della colonnina che quando l’hai letto hai già preso la contravvenzione, come a Borgone e a Susa e altrove. Perché mai negli altri Paesi europei, i cartelli per identificare i radar per la velocità sono posti anche 2 km prima, con indicazione della velocità da rispettare?? (vedi Francia). Queste colonnine in Italia non sono per la prevenzione ma per rimpinguare le casse comunali, perché se servissero davvero come salva vita sarebbero segnalate in modo puntuale e con caratteri leggibili da un automobilista!