dalla CITTÀ DI GIAVENO
GIAVENO – Centri estivi comunali: nonostante la difficile situazione, la collaborazione con cooperative, associazioni e scuole ha permesso all’Amministrazione di avviare una coprogettazione che ha portato all’apertura di spazi qualificati per le fasce di età dai 3 ai 6 anni e dai 6 fino ai 17 anni che si è concretizzata non appena sono state approvate le linee guida da governo e regione che permettessero l’apertura e la gestione in sicurezza dei centri estivi.
Sono stati avviati quindi 12 centri estivi suddivisi in cinque per l’infanzia, quattro per la scuola primaria e tre per la secondaria con una risposta da parte dell’utenza che rispecchiava le esigenze emerse con il sondaggio.
“I centri estivi comunali sono stati finanziati anche da uno stanziamento di 41mila euro da parte del Ministero delle Pari Opportunità – afferma l’Assessore alla Scuola e alle Attività Educative Anna Cataldo in Consiglio Comunale – La parte di fondi non utilizzata sarà usata per i centri che si pensa di aprire per le prime due settimane di settembre”.
In merito all’utilizzo di questi fondi, si precisa che si sono seguite le linee guida dettate dagli organismi preposti. In particolare, il Messaggio 8 luglio pubblicato sul sito del Dipartimento della famiglia che ha fornito chiarimenti in merito alle modalità di spesa delle risorse di cui all’art. 45 del Decreto Rilancio per i centri estivi da parte dei comuni beneficiari. Questo Messaggio specifica che i fondi relativi a “interventi anche in collaborazione con enti pubblici e privati di potenziamento dei centri” possono essere usati per:
- Ampliamento dell’offerta dei servizi.
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Coprire l’acquisto di beni servizi, strumenti e mezzi.
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Il pagamento di personale aggiuntivo.
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Per migliorare gli spazi.
Quindi le famiglie devono essere intese come beneficiari soltanto indiretti dell’intervento legislativo.
“Il Comune ha anche stanziato i fondi per l’abbattimento del 50 % sulla retta prevista, e sono stati erogati contributi agli altri centri estivi. Quindi siamo moto soddisfatti del risultato che si spera possa trovare una prosecuzione nei primi 15 giorni di settembre, per andare incontro ai bisogni delle famiglie” – conclude Cataldo.