di LUCA CALCAGNO
GIAVENO – È ancora il centro storico il tema di maggior divisione all’interno del Consiglio Comunale, anche quello di venerdì 27 maggio. C’è scetticismo da parte di Alessandro Cappuccio (CambiAmo Giaveno) e Stefano Tizzani (Per Giaveno) sul modo dell’Amministrazione di tenere a galla il centro storico in momenti di crisi economica.
Infatti, per Cappuccio “occorre essere o essere stati commercianti per fare delle politiche nel senso del commercio” e pertanto non ritiene sufficienti “degli eventi, magari domenicali. Serve qualcosa che ponga freno alla tendenza dei consumi a diminuire e all’aumentare delle chiusure”. Propone dunque che il Comune si faccia carico del totale delle spese per i nuovi negozi che apriranno nel centro e in diverse percentuali per le attività limitrofe al centro storico e già aperte. La proposta viene rigettata.
“Il grosso è la tassa sui rifiuti che non può essere eliminata, la si può soltanto ridurre per alcuni e di conseguenza alzare per altri – osserva l’Assessore al Commercio Marilena Barone – Non si può fare”. Causa delle difficoltà sono da rintracciare per Barone “nei rapporti fra privati, per esempio per quanto riguarda i prezzi degli affitti” e “nel carico fiscale e burocratico che arriva da Roma”. Dello stesso avviso il Sindaco Carlo Giacone: “È una questione più ampia della dimensione comunale, è eccessivo responsabilizzare l’Amministrazione”.
Una proposta arriva dall’Assessore all’Urbanistica Ermanno Neirotti che in vece di Barone impossibilitata ha incontrato nei giorni scorsi i rappresentanti dell’associazione dei commercianti Unarco. “L’Amministrazione può lavorare con le associazione di categoria nella revisione dei regolamenti legati al commercio”. Specificando: “Anche dai commercianti è emerso quanto stasera siamo qui a dire: ci sono difficoltà del commercio in generale”.
Afferente sempre al centro storico la chiusura al traffico dello stesso nelle ore notturne nei fine settimana. “È stato fatto un esperimento – osserva il Consigliere Tizzani, portatore della mozione per revocare la chiusura – credo che ci siano tutti i dati necessari per trarre delle conclusioni”. E aggiunge: “Non è rispettato, è una presa in giro per i residenti”. Invita, così, il Comune a realizzare un “tavolo con tutti i Consiglieri, i commercianti, i residenti e le associazioni per valutare l’opportunità e le modalità di una pedonalizzazione per la realizzazione del centro storico come centro commerciale all’aperto”. Risponde il Consigliere Marco Carbone (Per Giacone): “revocare, sarebbe interrompere l’inizio di un progetto, tornando di fatto al punto di partenza”. L’Amministrazione, come spiega Giacone, vuole metter delle telecamere nel centro storico: “per la questione sicurezza e per poi poter procedere alla sua chiusura con un meccanismo simile alla ZTL”. Una scelta utile anche “a ridurre l’inquinamento dell’aria e acustico”.
A margine, osserva Barone, “c’è il problema che noi facciamo eventi e manifestazioni, ma i negozi sono chiusi”. Pronta la replica di Cappuccio: “non si può chiedere a un commerciante di tenere aperto anche la domenica. Magari quel giorno vuole stare con la propria famiglia?”. La sola programmazione turistica e culturale, secondo Cappuccio, non è sufficiente. Non è d’accordo il Consigliere Edoardo Favaron (Per Giacone): “Abbiamo pensato gli eventi culturali nell’ottica di una maggiore distribuzione di essi sulla Città. L’anno scorso abbiamo portato 3 eventi in piazza Maritano, ad esempio”. E annuncia: “Anche per la programmazione estiva abbiamo continuato con la stessa filosofia. Per quel che riguarda piazza Sant’Antero, ci saranno eventi anche lì”. Risponde così a Tizzani che aveva evidenziato: “Serve un intervento mirato sul centro storico alto”.
Operazione che seconda la consigliere Vilma Beccaria (Pd, Sinistra per Giaveno e Medici per l’Ospedale di Giaveno) “non è un problema che si è palesato da due anni a questa parte. Comincia almeno da quando è stata spostata l’Anna Frank e quando si è spostato il Centro Medico”. Per Beccaria stimolo per il centro storico è “la riqualificazione dell’ex Anna Frank”.
Entrambe le mozioni, quella di CambiAMO Giaveno per l’aiuto Comunale all’incremento del commercio nel centro storico e quella di Per Giaveno per la revoca della chiusura SEMPRE del centro storico vengono respinte.
Chiudere il centro storico al traffico e aprire due supermercati? Lamentarsi che i piccoli chiudono? Qualcosa che non mi quadra.