GIAVENO – A chiedere la revoca dell’ordinanza sulla musica all’aperto è stato il capogruppo di “Per Giaveno”, Stefano Tizzani, durante il consiglio comunale aperto di lunedì pomeriggio, chiesto proprio dallo stesso gruppo “Per Giaveno” e dal gruppo “CambiAmo Giaveno”.
La mozione in questione attualmente prevede che si possa fare musica all’aperto solamente dal 1 luglio al 31 agosto, ma solamente dalle 20 alle 23,30. “In un paese civile si deve rispettare le regole e non chiediamo nulla di più – ha spiegato Tizzani – è un’ordinanza sbagliata nella forma e nel merito”. Tizzani ha poi ribadito la necessità di una “terza via”, cioè un compromesso tra le esigenze dei cittadini e dei commercianti.
A manifestare dubbi e perplessità ci sono stati alcuni cittadini, come Piera Silvietti del “Caffè Sport”, che ha proposto di allargare il periodo “in modo da poter fare musica il sabato sera”. Per contro c’è chi ha lamentato una situazione di disagio, dovuta al volume eccessivo della musica dei locali. “La musica fa piacere – ha spiegato la cittadina Maria Luisa Cataldo – ma dipende dal volume: non si sente neanche la televisione e non si ha un attimo di tranquillità per leggersi un libro”. Richieste e dubbi che hanno trovato riscontro negli interventi dei consiglieri comunali. “Le soluzioni che c’erano prima erano già valide” ha commentato il consigliere Cappuccio, a cui ha fatto eco Tizzani: “nel nostro regolamento ci sono già dei livelli di decibel e degli orari da rispettare” ha esordito.
Tuttavia le perplessità messe in luce tanto dai cittadini, quanto dai consiglieri dell’opposizione hanno portato la maggioranza a mettere in discussione l’ordinanza. “È fondamentale una regolamentazione delle zone – ha spiegato la presidente del consiglio, Vilma Beccaria – Occorre un ritocchino alla brevità del periodo: allunghiamo la finestra un po’ a giugno e un po’ a settembre”. Ha poi proseguito il sindaco Giacone, che ha affermato di aver “dato mandato all’assessore al commercio di occuparsi di aprire un tavolo con i commercianti per stilare un regolamento”.
A fargli eco, in ultima battuta, è stato il consigliere Favaron, che ha puntualizzato l’importanza di “prendere spunto dal confronto per trovare una quadra tra le esigenze dei commercianti e dei residenti”.