Replica dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Federico Valetti e Francesca Frediani, dopo l’intervista al vetriolo per ValsusaOggi di Roberto Varrone, uno dei 5stelle che a inizio novembre si sono autosospesi dal movimento in polemica con gli altri iscritti. Nodo della questione l’esistenza di un “inciucio” con l’attuale Amministrazione, accusa che Varrone ha respinto, ma che ha portato nell’ottobre scorso a un incontro, descritto dallo stesso, come una “Santa Inquisizione”.
Un paragone che Valetti ha trovato offensivo e “un’affermazione tanto ingiusta quanto gratuita che denota una totale mancanza di rispetto e sensibilità nei miei confronti”, tanto da chiedere a Varrone “scuse pubbliche”. Un’accusa ancora più grave, fa osservare Valetti, “se rivolta a chi, come nel mio caso, proviene da una famiglia di fede valdese. L’inquisizione rappresenta una triste pagina della storia piemontese, peraltro avvenuta in luoghi e valli non lontani da Giaveno”. Per questo “da Varrone, politico di lungo corso, ci saremmo aspettati argomentazioni di ben altro livello”.
Respinte le accuse del 5 Stelle autosospeso, perché “occorre precisare come i portavoce del M5S intervenuti all’incontro non abbiano mai sostenuto alcuna falsità né abbiano formulato accuse su irregolarità amministrative. Sono state semplicemente riportate informazioni ricevute da attivisti di Giaveno alle quali sono seguite le valutazioni personali di ogni partecipante”, osserva Valetti.
Le lamentele sull’operato di Alet, trovano origine, fa poi notare Frediani, dalla “linea del consigliere eletto a Giaveno e alla mancanza di confronto e comunicazione tra alcuni elementi del gruppo di Giaveno e gli altri gruppi operanti sul territorio”. Mentre è prassi dei vari gruppi, fanno osservare i consiglieri, collaborare in rete e confrontarsi continuamente per condividere linea politica e azioni da portare avanti in modo coordinato. Per questo motivo, in seguito alle segnalazioni di attivisti, “abbiamo richiesto un confronto con il consigliere comunale Alet. Confronto che invece si è trasformato in un incontro allargato anche ad attivisti”, quello dell’ottobre scorso.
In merito alla vicenda, spiega Frediani circa il proprio operato e quello di Valetti, “ci siamo interessati come semplici attivisti che hanno a cuore la coerenza del Movimento 5 Stelle a tutti i livelli”.
“Restiamo disponibili – concludono i consiglieri – a confrontarci con il Consigliere Alet e quanti si riconoscono nel Gruppo M5S di Giaveno, spendendo il proprio tempo nell’attivismo”.
Foto di Sandro Ficco
Si vergognino loro…! Hanno scatenato l’INQUISIZIONE su notizie false e manipolate (dicono ricevute da Giaveno, da chi?)…! Noi siamo sempre pronti a discutere Francesca Frediani & Federico Valetti…! La chiave del problema sta in chi ha diffuso le notizie e le accuse da Giaveno, quali persone? Sarà un crescendo… Per tutelare la dignità di ognuno di noi ingiustamente accusato per nome e cognome: Roberto Varrone, Mauro Lilliu, Mauro Moretta, Franco Moschietto!