di PAOLA TESIO
GIAVENO – Scompare la Valgioiese Marisa Fabris (vedova Steffan), un volto noto nella la comunità locale. Membro attivo della Croce Rossa di Giaveno, aveva saputo negli anni fornire il suo fondamentale contributo, si era occupata di numerosi incarichi, tra cui la gestione dei volontari del soccorso, e in tempi più recenti la distribuzione viveri per le persone in difficoltà e lo sportello di ascolto. La sua sensibilità e quell’ amore incondizionato per il prossimo rimangono impressi nel ricordo di coloro che l’hanno incontrata e di chi ha condiviso con lei il cammino nell’ambito del volontariato, come il presidente del comitato della Croce Rossa locale, Stefano Polello che commosso racconta: «Marisa ha donato il suo tempo alla Croce Rossa di Giaveno per più di venti anni contribuendo a fondare quella che è l’attuale struttura locale. Ha svolto incarichi di responsabilità come referente di coloro che un tempo erano denominati “i volontari del soccorso”, ovvero la parte adulta del nostro organico. Si è occupata del centralino nel soccorso urgente e di varie attività organizzative. Il suo impegno si è sempre contraddistinto nell’ambito del sociale, un aspetto che ha connotato la sua intera esistenza. Nel progetti del passato, come Mater Dei, aveva offerto l’ aiuto alle ragazze madri mentre ultimamente si era dedicata alla distribuzione di viveri e alla consulenza nello sportello di ascolto per le famiglie in difficoltà. Era un punto di riferimento per tutti noi perché sapeva ascoltarci e sostenerci, mettendo a disposizione di noi volontari questo suo dono, un sostegno indispensabile per chi opera in prima linea. Aveva fatto del volontariato la sua missione di vita, non solo da noi a cui destinava gran parte del suo tempo, ma anche all’Aib a cui partecipava con la manifestazione “Agnolòt & Tajarin” o in altre realtà. A nome della Croce Rossa Italiana e di tutti i volontari mi sento di dire a Marisa un immenso Grazie per tutto quello che ha fatto, anche a nome della comunità». Una persona gentile e luminosa che spendeva nei momenti più difficili una parola di conforto per tutti; sapeva leggere nel cuore degli altri, a cui accedeva con infinito rispetto. In tanti rammentano il suo fare cordiale ed indimenticabile, la sua presenza discreta, che rimane scolpita perfino in chi di sfuggita l’aveva incontrata al banco alimentare. La distribuzione dei viveri è un momento delicato per chi riceve e lei, in quei frangenti di difficoltà umana, sapeva regalare sempre un sorriso, o un gesto che scaldava l’animo. Nella vita di ogni giorno incarnava i valori della Croce Rossa, ovvero umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità ed universalità. Altri la ricordano alla sagra di cucina piemontese “Agnolòt & Tajarin” dedita ad impegnarsi per l’evento benefico il cui ricavato andava alle associazioni di volontariato, e quindi al bene della comunità. Quella comunità a cui si sentiva profondamente legata e che oggi sente la sua mancanza. Marisa lascia un grande vuoto nei famigliari e nella collettività che aveva tanto amato. Lei che aveva messo gli altri davanti a se stessa, senza chiedere mai nulla, preferendo donare, in punta di piedi, con quella serenità che l’ha accompagnata sino all’ultimo gradino del cielo.
Il rosario si terrà questa sera, alle 18,30 presso la chiesa di Valgioie, dove si svolgeranno le esequie venerdì mattina alle ore 10. Famigliari ed amici non chiedono fiori ma un’eventuale raccolta fondi per l’Hospice San Lugi.