dalla CITTÀ DI GIAVENO
GIAVENO – Venerdì 15 maggio il Presidente dell’Auser Dino Casalis ha ricevuto in dono 350 mascherine dalla Chiesa Evangelica di Giaveno.
“Come Chiesa siamo presenti a Giaveno da circa 15 anni e raccogliamo membri anche di paesi vicini. Anche se il nostro è un gruppo piccolo, abbiamo voluto far sentire la nostra vicinanza alla comunità” – afferma Salvatore Middonti che con il fratello Giovanni era presente oggi alla donazione in rappresentanza del responsabile e di tutta la comunità.
“Tramite i bollettini del sindaco abbiamo visto che c’erano molte donazioni da parte di enti e ci siamo chiesti come avremmo potuto contribuire. Nel frattempo la nostra comunità era in contatto con quella cinese di Prato, che aveva delle disponibilità di mascherine. Abbiamo chiesto al Comune se e come potevano essere utili, e le abbiamo donate all’Auser. In questo momento ci sembrava un gesto molto concreto e speriamo utile”.
“Queste mascherine sono capitate “a fagiolo” come si dice – risponde il Presidente Auser Dino Casalis – poiché la prossima settimana ripartiremo con le nostre attività di accompagnamento delle persone che ne hanno bisogno presso gli ospedali o per fare la spesa, e stavamo proprio cercando i dispositivi di protezione individuale per i nostri volontari”. In realtà l’Auser ha continuato in questo periodo a essere vicina ai suoi soci, ma prevalentemente con appoggi telefonici, di sostegno, aiuto e compagnia. Anche se non ha fatto mancare la collaborazione con il Comune nella consegna dei buoni pasto.
Siccome però alcuni ospedali stanno riaprendo le agende delle prenotazioni, e si suppone che in breve dovranno essere recuperate molte visite ed esami, “ci si sta preparando con la sanificazione della sede e dei mezzi che utilizziamo, le telefonate stanno già cominciando ad arrivare”. Inoltre Casalis sottolinea il bel gesto di solidarietà che accomuna tutti in un momento in cui occorre andare oltre ad appartenenze di qualsiasi tipo, in ottica di unità delle persone.
Commenta il sindaco Carlo Giacone: “L’ennesima dimostrazione che questa è una comunità unita e solidale, un bellissimo gesto che unisce due realtà in un’amicizia simbolica e allo stesso tempo concreta”.