dal COMUNE DI GIAVENO
GIAVENO – Sette giorni di contatto diretto con l’Italia, con la lingua italiana e gli italiani, fra cultura, folklore, paesaggio, cibo, tra le montagne e anche il mare, per un gruppo di giovani studenti e studentesse del liceo tedesco di Gelsenkirchen, città della Renania Settentrionale Westfalia accolti da altri giovani per un nuovo scambio attivato dall’Istituto Superiore Blaise Pascal di Giaveno e realizzato la scorsa settimana.
Un impegno importante volto a consolidare e potenziare l’apertura europea della scuola locale alla ricerca di un istituto partner che non solo proponesse nella propria offerta formativa l’insegnamento della lingua e della cultura italiana, ma che fosse interessato ad avviare un partenariato.
“Sebbene il Pascal sia da anni gemellato con il liceo tedesco di Friedberg, si è sentita ultimamente la necessità di trovare un nuovo contatto per poter offrire a tutti i ragazzi del liceo linguistico la possibilità di uno scambio con una scuola di un paese tedescofono. Per tale motivo, mi sono messo alla ricerca. – afferma il Prof. Giulio Caldarone, docente di tedesco e alla sua prima organizzazione di uno scambio. “Come si può immaginare, l’impresa è stata tutt’altro che semplice, ancor di più se si considerano i due anni di blocco di uscite e viaggi di istruzione e l’inevitabile reticenza nel pianificare e realizzare un’attività che richiede tanta pazienza e grande collaborazione. Questa risposta tuttavia è arrivata: la docente e preside del liceo di Gelsenkirchen, Cirsten Scharf, non si è tirata indietro di fronte a queste difficoltà e ha accettato la sfida. Mossa anche lei dalla convinzione per cui imparare una lingua straniera contempli inevitabilmente l’apprendimento della corrispondente cultura, al di là dei banchi di scuola e dei libri di testo, ha collaborato con me e insieme siamo riusciti a mettere in piedi quest’unione fra le due scuole, a partire dalla ricerca delle coppie perfette per la vita in famiglia fino alla pianificazione delle differenti attività”.
Il lungo lavoro preparatorio seguito anche dalle professore Ester Cericola e Giuseppina Spriano ha sortito nell’accoglienza in famiglia fra la Valsangone e la Valsusa di un gruppo di 25 giovani appartenenti a classi diverse, accompagnati da Cirsten Scharf, preside e insegnante del liceo di Gelsenkirchen e dalla docente Kathrin Rühl. Per il Pascal sono state coinvolte la classe 4L, ma anche allieve e allievi di altre classi del liceo linguistico, le 3H, 4G, 4H. Durante la permanenza i ragazzi sono stati in visita alla Sacra di San Michele e a Susa, all’Abbazia di Staffarda, a Saluzzo e al Castello della Manta, al mare a Loano in Liguria e naturalmente ad Avigliana, Giaveno e Torino.
Prima di lasciare l’Italia, venerdì scorso sono stati salutati dall’Amministrazione Comunale presso la Sala degli Specchi di Palazzo Marchini. Erano presenti il Vice Sindaco Stefano Olocco, l’Assessore alla Scuola e alle Attività Educative Anna Cataldo ed anche la Dirigente Enrica Bosio che ha ringraziato i professori e sottolineato la stretta relazione e l’efficacia della collaborazione fra enti, fra scuola e comune in questo caso.
“Siamo onorati di salutare questi studenti e di sapere come la nostra scuola di eccellenza, il Pascal coltivi progetti e scambi con istituti scolastici europei. Nel mese di aprile riavremo a Giaveno una classe olandese di uno scambio che prosegue e oggi accogliamo questi giovani tedeschi, augurando loro di tornare. Certamente questa esperienza è importante per la vostra carriera scolastica e professionale, ma lo è anche per la crescita personale – dichiara l’Assessore Cataldo. Sottolineatura dello stesso tenore è stata fatta dal Vice Sindaco Olocco nel portare il saluto della città. Alla fine di aprile sarà la volta della classe 4L del Pascal a recarsi in Germania, dove potrà comprendere che cosa vuol dire “vivere alla tedesca”.
“Spero di essere riuscito a contribuire, almeno in minima parte, ad aver ridato vita al liceo linguistico e alla sua ragione d’essere perché, imparare una lingua straniera vuol dire imparare a vivere” – conclude il professor Caldarone. “Imparare a vivere una realtà diversa, guardare il mondo con occhi diversi e comprendere, nel senso tedesco di begreifen, cioè cogliere, afferrare la bellezza nascosta dietro a delle semplici parole in una lingua straniera, tramite le quali però riusciamo a trasmettere ciò che non è sempre sottinteso oppure da tutti afferrabile”.