dalla CITTÀ DI GIAVENO
GIAVENO – È stato allestito in questi giorni nel Parco Comunale Maria Teresa Marchini il pannello esplicativo ed informativo del Giardino del Dialogo. Con esso sono state sistemate sulle spalliere delle panchine anche le ultime tre targhette riportanti il nome di altrettante figure di spicco per il nostro Paese e per Giaveno come Enrico Calamai, Maria Riva e Maria Teresa Marchini.
L’iniziativa viene realizzata in queste settimane per essere proposta di conoscenza e partecipazione alla Giornata Nazionale della Legalità (23 maggio), nel 28esimo anniversario della strage di Capaci, per la ricorrenza della Festa della Repubblica del 2 giugno e anche nelle possibilità date da questo momento di ripartenza.
In questo modo unitamente alla pubblicazione sul sito web dell’Istituto Comprensivo “Francesco Gonin” diretto da Sandra Teagno, delle storie di uomini e di donne che, nella loro vita, si sono distinti per la tutela dei diritti umani, viene completato con queste collocazioni il progetto “Il Giardino del Dialogo” realizzato dagli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado degli anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020 nell’ambito dell’insegnamento di Storia e Cittadinanza. L’ultimazione del lavoro è stata fatta dagli alunni di 3ªC e 3ªD che hanno aggiunto alcune biografie.
L’iniziativa avviata nel 2018 ha avuto il suo primo traguardo a maggio 2019 con la presentazione di quattordici targhette relative ad altrettante personalità che si sono distinte nella tutela dei diritti umani e della legalità (lotta contro la criminalità organizzata, difesa dei perseguitati razzali e altro ancora) da parte delle ragazze e dei ragazzi accompagnati dagli insegnanti referenti con la partecipazione dell’Amministrazione Comunale e del Presidio locale di Libera Don Pino Puglisi.
All’interno del Parco Comunale Maria Teresa Marchini grazie al progetto della scuola, sostenuto dalla Città di Giaveno, è possibile accomodarsi e trascorrere del tempo su alcune panchine che, oltre ad offrire un momento di piacevole relax, consentono di conoscere donne e uomini che, negli ultimi cento anni, hanno contribuito e stanno ancora attivandosi nella lotta alla criminalità o si sono impegnati e lo sono tutt’ora per promuovere e praticare la giustizia, la solidarietà e la libertà.
Utilizzando il cellulare è possibile scannerizzare il codice QR apposto su una targhetta collocata sullo schienale delle panchine del parco (è presente anche il nome del personaggio) ed accedere così, attraverso un collegamento al sito dell’Istituto Gonin, ad una pagina di sintesi relativa alla vita e all’operato del personaggio in oggetto. Oltre al testo, presente anche in lingua francese ed inglese, è disponibile una traccia audio.
“Si sono individuate figure purtroppo scomparse (spesso tragicamente) o ancora in vita che stanno continuando la loro lotta per la legalità, la crescita dell’individuo e il dialogo” – è riportato nel progetto.
Sulle panchine del Parco Comunale Maria Teresa Marchini si possono “incontrare” e conoscere Piera Aiello, Hannah Arendt, Margherita Asta, Enrico Calamai, Rocco Chinnici, Don Luigi Ciotti, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Roberto Di Bella, Antonino Di Matteo, Giovanni Falcone, Antonio Gramsci, Giuseppe Impastato, Emanuela Loi, Maria Teresa Marchini, Don Pino Puglisi, Maria Riva e Vera Vigevani Jarach.
“Con il posizionamento del cartello esplicativo e l’integrazione di altre tre targhe sulle panchine del Parco Marchini verrà ultimato l’ottimo lavoro di ricerca svolto nelle ore di Storia e Cittadinanza dagli alunni delle classi terze della Gonin e sostenuto da questa amministrazione che ha accolto con entusiasmo il progetto, in una prospettiva di educazione alla legalità, che rimarrà a disposizione della comunità giavenese e di tutti coloro che frequenteranno il parco comunale” – afferma Anna Cataldo, Assessore alla Scuola e alle Attività Educative – “Abbiamo scelto di farlo in questo periodo compreso fra la Giornata della Legalità e la Festa della Repubblica per ricordare, attraverso il lavoro svolto dai giovani, il coraggio e il sacrificio degli uomini e delle donne che hanno amato il proprio Paese e sono entrati nella storia nazionale. Un sentito grazie ad alunni ed insegnanti che non potranno essere presenti per il completamento del lavoro a causa dell’emergenza sanitaria, ma con i quali ci auguriamo di proseguire nell’attuazione di altre attività e progetti”.
“Questa esperienza ha permesso ai nostri studenti di cimentarsi nella realizzazione di un compito autentico e di sviluppare una consapevolezza di quanto sia importante per un giovane, confrontarsi con tematiche come quelle dei diritti (spesso violati) e della legalità” – dichiara Monica Portigliatti Barbos, l’insegnante referente dell’iniziativa. ” Il progetto ha consentito ai docenti di cittadinanza di guidare i nostri ragazzi verso la costruzione di un buon rapporto con se stessi e con gli altri, che si fondi sul rispetto dei punti di vista diversi, sulla disponibilità al confronto e al dialogo, sull’osservanza di diritti e doveri”.
Partecipazione ideale alla chiusura viene anche dal Presidio Val Sangone di Libera, dal suo rappresentante Maurizio Raschio. Una delle panchine accoglie e presenta la figura di Don Pino Puglisi a cui è intitolato il presidio di valle.