GIAVENO – Venerdì 27 maggio alle ore 20,30 , presso l’Aula Magna dell’Istituto Pacchiotti di Giaveno (via Pacchiotti 51), si terrà una serata informativa sulla presenza del lupo nelle nostre valli.
L’idea di organizzare un seminario sul lupo nasce dalle innumerevoli notizie relative a questo predatore, succedutesi sulla stampa e sui social negli ultimi mesi, sulla base di avvistamenti ed altri episodi.
La serata è organizzata dalla Città di Giaveno con la collaborazione dei Servizi Veterinari A.S.L. TO3 in sinergia con lo Sportello Tutela Animali Città di Giaveno e con l’intervento del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino, dell’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie, del Progetto Life Wolf Alps, del BEAR (Biostatistica, Epidemiologia, Analisi del Rischio) presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino.
Le notizie verteranno sui molteplici aspetti della presenza del lupo nel nostro territorio, da quelli psicologici all’impatto sulle attività produttive e ricreative, dall’etologia all’aggressività, dalla sua diffusione alle principali cause di mortalità. Infine verranno brevemente forniti i primi risultati dello studio sulla valutazione del rischio di aggressione da lupi nei confronti dell’uomo, nato dalla collaborazione tra Servizi Veterinari ASL TO3 e del citato BEAR.
I relatori sono tutti esperti autorevoli dell’argomento, a vario titolo, a garanzia di una serata interessante e stimolante. Al termine degli interventi verrà dato ampio spazio alle domande del pubblico.
L’evento è ad ingresso libero. Si ringrazia la “Fondazione Pacchiotti” per aver messo a disposizione dell’evento la propria Aula Magna.
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IL PRECEDENTE – La serata informativa del 27 maggio fa anche seguito ad un episodio che ha avuto un notevole risalto mediatico, recentemente accaduto e che aveva creato un certo allarmismo fra la popolazione residente: un boscaiolo/pescatore di Giaveno , aveva pubblicamente dichiarato di essere stato aggredito da un lupo a Giaveno nei pressi del Rio Fronteglio in Borgata Re .
Medici veterinari dei Servizi di Epidemiosorveglianza e Sanità Animale dell’ASL TO3, cui era pervenuta la segnalazione dai Carabinieri della locale Stazione avevano eseguito un sopralluogo finalizzato agli accertamenti sanitari di competenza.
Sono infatti demandate rispettivamente ai Servizi di Epidemiosorveglianza e di Sanità Animale delle aziende sanitarie l’analisi dei rischi relativi alle popolazioni di animali selvatici e sinantropici, la sorveglianza sui canidi “ad aggressività non controllata” nonché i controlli sanitari delle popolazioni selvatiche ai fini della tutela della salute umana e dell’equilibrio fra uomo, animale ed ambiente, oltre che attività di supporto ai pastori per le predazioni al bestiame domestico al fine del risarcimento dei danni da predazione ad opera di canidi.
Alla luce di quanto sopra, l’intervento in allora eseguito dai veterinari dell’ASL rilevò nel caso accaduto una lesione compatibile con una possibile aggressione di cane piuttosto che di canide (lupo compreso).
Sotto il profilo di sanità pubblica veterinaria l’accertamento eseguito non determinava quindi l’esigenza né di porre in atto alcuna misura di ordine sanitario pubblico né di indicare eventuali misure di tutela della pubblica incolumità agli Organi competenti. Si era comunque rilevata l’opportunità in sinergia fra gli organi competenti di migliorare l’informazione ai cittadini residenti sul territorio.
I Servizi Veterinari del Dipartimento svolgono peraltro costantemente attività di sorveglianza sulle aggressioni da canidi nei confronti del bestiame domestico, anche per ogni esigenza sanitaria pubblica che dovesse emergere; aggressioni che nella sola ASL TO3 avvengo
Altro interessante argomento di discussione : L’uomo ( volutamente minuscolo) ; è una minaccia?