GIAVENO, IL POST DEL SINDACO SUL “SISTEMA MAFIOSO” FINISCE IN PROCURA

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di STEFANO TIZZANI, DANIELA RUFFINO E GIOVANNI MELLANO

GIAVENO – Abbiamo letto con stupore le fantasiose scuse accampate dal Sindaco in relazione alla sua ennesima debacle in Consiglio Comunale.

Il chiedere spiegazioni in Consiglio sul contenuto di un post apparentemente riferibile a lui è stato un atto dovuto, necessario. I riferimenti ingiuriosi e diffamatori rivolti alla passata amministrazione, in cui peraltro egli ha militato 20 anni erano troppo gravi. In particolare il richiamo a presunti “sistemi mafiosi”, che peraltro lui non ha mai denunciato, ha gettato fango non solo su chi ha ben amministrato il paese per anni, ma anche sui dipendenti comunali e sulla città stessa. L’unico obiettivo per noi era fare chiarezza e la mancata risposta del Sindaco, apparso alquanto imbarazzato, non ci fermerà.

Se la chiarezza non è arrivata da Giacone, arriverà in ogni caso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino. Ieri abbiamo infatti depositato gli atti del caso presso la Stazione Carabinieri di Giaveno, chiedendo che sia aperta un’indagine per far luce su tali esternazioni.

Se verrà confermato che il post è stato scritto da Giacone, sarà chiaro a tutti chi è che ha la responsabilità di aver avvelenato la campagna elettorale ed il clima cittadino.

Quanto all’accusa di voler boicottare l’approvazione dell’assestamento, essa è priva di fondamento. Il parziale sblocco del patto di stabilità e la possibilità di applicare una parte dell’avanzo, oltre €.3.200.000 su circa 8.000.000 che l’amministrazione Ruffino ha lasciato in eredità (alla faccia dei lamentati buchi di bilancio con i quali Giacone ha tentato di giustificare l’aumento di 1.800.000,00 euro di tasse), era per noi punto di soddisfazione, anche perché, al di là dei proclami di Giacone, l’asfaltatura del parcheggio del palazzetto dello sport e la rotonda di via Selvaggio, erano interventi progettati, finanziati ed appaltati proprio dalla vecchia amministrazione…come facciano poi tre consiglieri di minoranza a far mancare il numero legale è un bel mistero, visto il numero di consiglieri a disposizione della maggioranza allargata Giacone -PD-M5Stelle.

A smentire il tutto è sufficiente ricordare che siamo rimasti tra il pubblico e che abbiamo partecipato attivamente alla discussione sulla nostra mozione avente ad oggetto la revoca dell’ordinanza di chiusura del centro storico, l’istituzione di un tavolo tecnico con commercianti, residenti ed amministratori nonchè un referendum sulla chiusura o meno del centro storico, mozione ovviamente bocciata.

Sentirci inoltre etichettare da Giacone quali professionisti della politica, fa sorridere. Proprio da lui, che da 20 anni fa il politico di professione, percependo indennità cui non ha mai rinunciato e che, nonostante le promesse della campagna elettorale, non sì è neanche ridotto.

Tutto ciò è paradossale. Quello che è pacifico, e che forse lo infastidisce, è il nostro impegno costante per Giaveno, per il nostro territorio, con proposte sulla sicurezza, sulla riduzione delle tasse, sul commercio. Proposte sempre cassate dalla maggioranza allargata. Mi spiace per Giacone ma noi ottemperiamo al mandato che ci hanno conferito i nostri elettori e continueremo quindi ad essere un punto di riferimento per tanti cittadini. Non siamo noi a cercare la polemica, ma, quando ingiuriati o diffamati, non possiamo lasciar correre.

E’ Giacone che, sia in Consiglio che fuori, cerca sempre di polemizzare e inquinare il clima cittadino, scaricando proprie mancanze od inefficienze sulla passata amministrazione o, quando prosegue iniziative già avviate, se ne accampa i meriti (vedi utilizzo di una parte dell’avanzo di amministrazione)… Inviatiamo tutti a leggere gli auguri di Natale che il Sindaco ha pubblicato su Città di Giaveno e sull’infomatore così da aver chiaro chiaro chi fomenta gratuitamente.

Anche durante il Consiglio, dopo l’approvazione di una mozione per la realizzazione di una targa volta a sensibilizzare i cittadini sul tema del femminicidio, Giacone ha rivolto alla Ruffino una serie di epiteti che, con il rispetto delle donne, poco hanno a che vedere e che in un luogo istituzionale come il Consiglio Comunale nemmeno dovrebbero sentirsi.

Sull’uso dei social network poi, è inammissibile che Giacone attribuisca alla minoranza le legittime lamentele di liberi cittadini. Siamo in democrazia. Invece di interpretare, come sempre, la parte della vittima, lo invitiamo a farsi un serio esame di coscienza. Basta con il suo leit motive: ”è tutta colpa della vecchia amministrazione”. Si prenda le sue responsabilità. Cerchi di lavorare per Giaveno ed i Giavenesi, non contro qualcuno. Su iniziative e progetti utili per la città che voglia condividere, troverà le porte spalancate. Speriamo che il nuovo anno porti un po’ di serenità e lucidità di giudizio anche a lui ed a chi lo accompagna. Giaveno ha bisogno di ritornare ad essere un fiore all’occhiello della provincia di Torino, per il bene di tutti.

 

Stefano Tizzani

Daniela Ruffino

Giovanni Mellano Garda

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3 COMMENTI

  1. Ognuno si muove a modo suo….. io facente parte della lista citata nel messaggio , chiedo a alla mia lista cosa vorranno fare ma ,io andrò avanti perché MI sono sentito offeso personalmente , la mia lista vedranno loro cosa fare. anche perché avendo avuto un bel bacino di voti ( tutti sudati solo senza mezzo aiuto) devo rispettare quelli che MI hanno votato. peccato solo non aver intrapreso una strada tutti insieme la lista dell’ articolo e noi quelli della pizza al mattone, come sempre ognuno viaggia come meglio crede.

  2. L’unica vera DEBACLE che si evidenzia palesemente, è quella della “stravecchia” classe dirigente che si arrampica sui vetri e attiva maggiordomi loro adepti con dei vecchi post di Facebook, che al massimo fa pensare ad altri tempi fortunatamente superati…!

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