di CARLO GIACONE (Sindaco di Giaveno)
GIAVENO – L’ex sindaco Daniela Ruffino, oggi Onorevole, dopo più di quattro anni viene a riprendersi un quadro del Gonin, donato dal collezionista d’arte Roberto Rubiola. Il quadro gli era stato donato personalmente dal signor Roberto Rubiola, collezionista d’arte che nel 2013 ha effettuato una mostra dei suoi quadri secenteschi dal titolo “Meraviglie segrete della pittura europea del Seicento e del Settecento”, tenutasi a Villa Favorita, dall’8 al 13 ottobre di quell’anno. Mostra voluta dall’allora Sindaco Ruffino e organizzata con il patrocinio dalla Città di Giaveno,come descritto dai giornali di allora (La Stampa del 5 settembre 2013).
Il quadro è rimasto nell’ufficio del sindaco da allora fino ad oggi e con richiesta scritta, il Consigliere Comunale Daniela Ruffino, ha chiesto di riaverlo indietro. L’opera gli è stata consegnata in questi giorni con il nulla osta del Funzionario Responsabile del Patrimonio.
Anche io nel mio mandato di Sindaco ho ricevuto a volte dei quadri in omaggio, dopo allestimenti di mostre organizzate dal Comune come segno di riconoscenza da parte degli artisti.
Quando è successo, ho sempre lasciato l’opera negli uffici del municipio, per destinarli alla collettività, così come altre opere ho trovato già qui al mio arrivo nel 2014. Una di queste era proprio il quadro del Gonin.
Chiedo pertanto all’Onorevole Ruffino, anche se il quadro è stato donato a lei personalmente, due cose: la prima, che venga prestato all’Associazione Pics per la mostra dedicata al Gonin a Palazzo Lascaris che si terrà nel mese di dicembre (dato che i due quadri a patrimonio del Comune non abbiamo potuto prestarli, non per nostra volontà ma per problematiche burocratiche e assicurative poste dalla Sovrintendenza alle Belle Arti). La seconda cosa che le chiedo è che, una volta terminata la mostra, il quadro venga restituito al Comune di Giaveno e possa venire messo da questo a patrimonio insieme alle altre due opere del pittore già custodite a Palazzo Marchini.
Questo anche in riferimento alla normativa del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici DPR 62/2013. In questo regolamento all’art. 4 si parla di regali, compensi e altre utilità e si fa divieto al dipendente di accettare, per sè o per altri, regali. Al comma 5 si legge: “per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 150 euro, anche sotto forma di sconto”.
Questo regolamento è disposto per i funzionari pubblici, ma tanto più valido, almeno moralmente dovrebbe valere per i politici e gli amministratori pubblici.