di CHRISTIAN MASOTTI
GIAVENO – Carlo Giacone, sindaco di Giaveno, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni sui fatti accaduti al consiglio comunale di ieri sera e l’episodio del gestaccio: “Per quanto riguarda ieri, sono rimasto deluso dalla seduta. Non mi piace essere preso in giro, non lo sopporto. Probabilmente ho perso il controllo, ma si è creata una sorta di lobby: non hanno il coraggio di dire le cose. Devono essere coscienti di cosa è stato fatto e di cosa non è stato fatto nella precedente amministrazione”.
Altro tema, riguarda l’interpellanza (poi ritirata per la mancanza in aula di un videoproiettore) presentata da Alessandro Cappuccio di “cambiAMO Giaveno” circa l’utilizzo di un’autovettura comunale e del parcheggio di Villa Favorita: “Sono colpito dalla bassezza dell’interpellanza perché è un atto di lesione non solo al primo cittadino, ma a tutta la sua famiglia – per poi spiegare – io faccio il sindaco a tempo pieno, ho fatto più di 115 missioni fuori Giaveno, in città metropolitana ecc… e ho utilizzato la macchina comunale al massimo per una quindicina di volte: uso la vettura del Comune quando voglio che si veda che Giaveno partecipa ad un determinato evento. Sono vicepresidente dell’Unione dei Comuni e se ho una riunione, utilizzo il parcheggio predisposto. Per quanto riguarda l’attacco alla mia signora, posso limitarmi a dire che quando non hanno più argomenti, si spostano sulla sfera personale: dove sta scritto che, anche agli eventi istituzionali, non posso parteciparci con la mia compagna?”.