di CARLO GIACONE (Sindaco di Giaveno)
GIAVENO – I nostri operatori dei Servizi sociali dell’Unione Montana stanno lavorando a pieno ritmo per cercare di dare risposte alle persone che in questo momento sono più in difficoltà, ancora più del solito.
Stanno facendo un lavoro egregio e ringrazio di cuore tutto il personale, e l’Unione ha predisposto un fondo di emergenza per i bisogni primari. Peccato che l’Unicredit di Giaveno non stia collaborando. È con dispiacere che devo riferire che la banca e il suo Direttore, che ho contattato personalmente, non ha considerato l’urgenza dell’esigenza di ritirare del contante, da dare poi alle famiglie secondo criteri precisi, e ha dato appuntamento all’operatore venerdì.
Venerdì. Tre giorni possono fare la differenza per una famiglia alle prese con il distacco della luce o del gas o con altri problemi gravi e urgenti. Tre giorni sono un’eternità per chi non ha cibo oppure l’affitto in scadenza. Le assistenti sociali hanno richiamato la banca incredule, e purtroppo anche la Direttrice è stata irremovibile: in presenza di due mandati diversi per il ritiro, ha dato due appuntamenti diversi, ed entrambi il venerdì.
Ora io penso che tutti gli enti debbano aiutarsi in questo momento, e che nello spirito di solidarietà nazionale e dello snellimento burocratico richiesto dal governo, un istituto di credito abbia l’obbligo morale di capire che un appuntamento per i servizi sociali è un appuntamento prioritario che va gestito il più velocemente possibile. Tra l’altro unificando l’appuntamento per i due mandati.
Suvvia, tutti stiamo diventando più veloci, più reattivi, più dinamici, ce lo chiede l’emergenza in corso! Se in dieci minuti di appuntamento con un cliente la banca risolve un problema, con dieci minuti di appuntamento all’operatore del servizio sociale la banca può risolvere molti problemi.
È questa l’immagine che vuol dare di sé? Di non capire il momento di difficoltà di tate famiglie giavenesi e della Val Sangone? Di una impresa che considera i clienti con grandi portafogli più importanti? Di una banca che non considera prioritari gli interventi per le persone più bisognose?
Inoltre, le assistenti sociali mi comunicano che lo stesso problema lo hanno riscontrato in posta. Non è possibile che debbano prendere il numero e fare la fila come tutti gli altri. Non per un privilegio, ma perché portano diverse istanze tutte insieme e perché in questo momento il loro tempo è preziosissimo.
Nei supermercati danno giustamente la priorità al personale sanitario e ai volontari che fanno la spesa per portarla a chi ha maggior bisogno mentre gli istituti di credito o le poste italiane ignorano completamente le richieste dei servizi sociali.
È davvero brutto che nonostante i nostri servizi sociali si siano messi subito a disposizione per l’emergenza, si siano attivati per andare incontro alle esigenze dei cittadini, abbiano riorganizzato il loro lavoro e la loro disponibilità, poi siano stati bloccati da altri Enti che non dimostrano elasticità mentale e spirito di adattamento alla situazione.
Se i cittadini bisognosi subiranno ritardi negli aiuti, sapranno chi ringraziare e ne terranno conto.Farò comunque un reclamo alla Sede Centrale della Banca per denunciare la mancanza di sensibilità di alcuni dei suoi Dirigenti, in questo momento di difficoltà per tutti.
concordo un minimo di spirito di adattamento sarebbe gradito ed OBBLIGATORIO
È evidente che l’istituto di credito non è interessata al tessuto di giaveno ma solo ad avere i loro risparmi. Forse la stessa popolazione dovrebbe verificare condizioni e tassi di altri istituti. Saluti.
Ricordiamoci di questi signori quando tutto ciò finirà ! Specialmente delle banche che già ci fanno pagare costi altissi x servizi scarsissimi !
Penso che sia io che mia moglie, titolari di un conto privato e uno aziendale, passata questa emergenza cambieremo banca. E va……lo (scusate il francesismo..)
Cristiano
Prepariamoci tutti per una sola,grande ,unica banca digitalizzata europea…..ahimé è finita!!!!!
Io penso che una cosa la farò, CAMBIERO’ BANCA andrò da una che ha tenuto aperto, che anche nei momenti difficili ha avuto rispetto per il cliente.
E’ l’unico sistema che ho per contestare.
E bravo sindaco! Finalmente uno che si fa sentire.
Ma questi che si credono i PADRONI del mondo lo sanno che vivono grazie ai nostri risparmi??E senza di noi possono chiudere davvero? E che vivono grazie alle porcherie che fanno firmare alla gente approfittando della poca cultura in merito?
Banche pubbliche, e via sto schifo