GIAVENO, IL SOGNO DI 4 RAGAZZI: “UNA START UP PER AVVICINARE I GIOVANI AL TREKKING E AGLI SPORT DI MONTAGNA”

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I giovani del gruppo “Adventures Wildlife”

di PAOLA TESIO

GIAVENO – I giovani fondatori del gruppo “Adventures WildLife” hanno tutti tra i ventisette e i trent’anni d’età. Con esperienze diverse, decidono di promuovere un turismo consapevole ed “alternativo” partendo dal presupposto che si possa compiere un cammino socializzando anche con perfetti sconosciuti, che condividano la medesima sete di avventura, intesa come viaggio verso una meta da raggiungere, ma anche come capacità umana di affrontare gli ostacoli dell’esistenza.

Claudia Lo Stimolo, dopo essersi trasferita da Giaveno a Lodi, decide di ritornare nella città della Valsangone, tra le sue amate montagne che ricomincia a girare in lungo e largo. Dalla sua esperienza nel settore educativo per l’infanzia e dal volontariato in Croce Rossa deriva la capacità di organizzare attività di interesse nell’ambito sociale, a cui si aggiunge uno spiccato senso di innovazione maturato dagli studi del settore grafico: «Volevo fare qualcosa per trasmettere ad altri giovani dei valori che consentissero di tornare ad apprezzare il contatto con la natura e vivere “fuori dagli schemi”. Ad una cena di classe ho incontrato Mirko, un compagno di scuola che non vedevo da tempo scoprendo che anche lui amava le escursioni, il trekking, così insieme, quasi per caso, abbiamo iniziato a mettere a fuoco un progetto comune».

Con Mirko Rossella, di Torino, attivo nell’ambito della recitazione e del doppiaggio, danno vita alle prime escursioni tra amici ed iniziano a postare sui social network delle foto scattate con la GoPro. Queste immagini attirano l’attenzione del collegnese Mauro Amoroso, appassionato di fotografia naturalistica, e capace di spostarsi per circa 70mila km all’anno per i suoi scatti, che gli valgono persino numerosi riconoscimenti tra cui cinque pubblicazioni nei best del National Geographic ottenute tra il 2016 ed il 2017. Lavora come grafico e l’amore per la vita all’aria aperta fa sì che anche dopo  un’intensa giornata di lavoro riesca a recarsi ad esplorare luoghi inaspettati, senza farsi vincere dalla stanchezza quotidiana, anche solo per passare una notte in tenda, con lo sguardo rivolto verso nuovi orizzonti: «Ho iniziato a contattare Claudia sui Facebook e poi ho proposto loro di mettere al servizio la mia esperienza come creativo e graphic designer, realizzando il sito e curando l’immagine e la comunicazione del gruppo».

Insieme organizzano un meeting/trekking all’Aquila di Giaveno che si rivela positivo, soprattutto perché dallo loro sinergia nascono nuove idee e la voglia di mettersi moto per reperire altri compagni di avventura attraverso tutte le innovazioni messe a disposizione dalla rete. Il gruppo però non è ancora completo e, come nel famoso romanzo di Alexandre Dumas, in cui i tre moschettieri incontrano per caso d’Artagnan, arriva il quarto componente di Adventures WildLife, il sangillese Andrea Maragon esperto di Tree Climbing, arrampicata sugli alberi, che pratica nell’ambito lavorativo del giardinaggio.

Con lui il team acquista un aiuto indispensabile, soprattutto nella logistica e per le attività che richiedono un impegno fisico e manuale, oltre che per le sue conoscenze delle specie botaniche. I ragazzi iniziano ad aprire la pagina Facebook del gruppo in cui attivano gli eventi per le giornate di avventura. Spiega Claudia Lo Stimolo: «Abbiamo cominciato con il trekking. Proponendo degli appuntamenti gratuiti rivolti a chi come noi era animato dallo stesso desiderio di libertà e dalla volontà di uscire dalla monotonia delle giornate per avvicinarsi alla natura. Ed è stato un successo inaspettato: a luglio 2017 sono iniziate le prime uscite con amici che poi abbiamo esteso anche agli altri, e a soli pochi mesi di distanza per ogni evento abbiamo coinvolto anche una quarantina di partecipanti. Siamo riusciti a raggiungere il target giovanile, diversi studenti, persone che condividevano con noi la stessa curiosità di avventura. Siamo stati persino contattati da operatori dell’Ecomuseo di Coazze e di un’importante multinazionale dello Sport che ci hanno chiesto di collaborare con loro proprio perché catalizziamo tante persone e hanno apprezzato il nostro progetto; questo riconoscimento ci ha gratificati. È sorprendente vedere come molti siano entrati in contatto con noi grazie alle rete. Durante i viaggi organizziamo anche una forma di car pooling, dando agli utenti, che magari non hanno l’auto o non possono utilizzarla, la possibilità di accordarsi con noi o con gli altri partecipanti, in tal modo riescono a partire insieme dalla stessa località, suddividendo le spese di benzina e nel contempo si attiva un concetto di mobilità sostenibile. Incontrano così, come è accaduto a noi, delle persone che seppure sconosciute diventano amiche, tanto da intessere,  persino al di fuori delle escursioni,  delle relazioni sociali: è un fenomeno molto interessante e coinvolgente!».

Sui propositi futuri la portavoce del gruppo dichiara: «Per l’estate incrementeremo i progetti, vie ferrate, altre entusiasmanti avventure, gite in tenda di qualche giorno, viaggi  all’estero. Attualmente gli appuntamenti che organizziamo sono due al mese: uno  dedicato al  trekking e uno legato ad un’attività. Per quest’ultima recentemente abbiamo organizzato un’uscita al villaggio Kinka a Pragelato, sperimentando le brezza nella guida degli Ice Kart. Prossimamente andremo a Sestiere a provare l’esperienza dello sleddog  in compagnia  dei siberian husky e del loro “desire to run”. Per le attività ci appoggiamo a realtà che esistono già nelle località di interesse, ma attraverso l’adesione di gruppo, riusciamo ad ottenere degli sconti. Per il trekking invece tutte le uscite sono gratuite e sono basate sulla condivisione.  Il nostro sogno sarebbe quello di creare una Start Up, coinvolgendo degli sponsor per promuovere questa nuova forma di socialità e di avventura».

Christopher McCandless, protagonista del bestsellers e del film “Into The Wild” suggerisce con le sue parole un pensiero condiviso da questi ragazzi: «La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso… Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un’esistenza non convenzionale».

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