dalla CITTÀ DI GIAVENO
GIAVENO – Appuntamento nella mattinata di domenica 4 ottobre alle ore 11 per l’inaugurazione della fontana di piazza Sant’Antero, già accesa con le sue luci e i suoi getti d’acqua negli ultimi scampoli d’estate. I lavori erano iniziati il 3 febbraio scorso, e sono la prima parte del progetto “Rinascimento urbano”, ovvero il progetto per il ripristino del centro storico realizzato grazie al contributo della Famiglia Perazzini, proprietaria dell’ex cartiera Reguzzoni. Oltre alla fontana, si sono installati nuovi elementi di arredo. Il prossimo step sarà la fontana delle 100 borgate intorno all’edificio ex Anna Frank.
“Un progetto per l’abbellimento e la riqualificazione del centro storico giavenese inteso come comunità sociale unita e aperta. La cultura e la disponibilità dei servizi offerti al cittadino dal polo culturale sito nell’ex Anna Frank, con il Museo Alessandri, le sedi delle associazioni e la futura biblioteca, sono il perno del progetto. Si pongono le basi per il futuro recupero dell’ex municipio di via XX settembre” – afferma il sindaco Carlo Giacone.
“Si tratta di un’opera importante che cambierà volto al centro della nostra città, rendendola ancora più attrattiva dal punto di vista turistico e più bella anche per i residenti. Pensiamo a un punto di incontro in pieno centro, con luoghi di sosta, di gioco, al fresco. Un angolo che ridarà a una delle nostre piazze più vecchie lo splendore che merita. Ricordiamo anche che Sant’Antero è il co-patrono della città” – commenta il primo cittadino giavenese.
“Tale programma di riqualificazione innescherà un virtuoso processo di riscoperta dei collegamenti trasversali attraverso i vecchi cortili di tutto il tessuto componente il centro storico che tornerà ad essere un luogo frequentato per le occasioni di festa, di celebrazione e di commercio che sono sempre state ospitate da un palcoscenico urbano disponibile ai riti collettivi cittadini” – dichiara l’Ingegner Carlo Ostorero dello Studio Dedalo che ha seguito la progettazione.
La fontana è stata realizzata da “Forme D’acqua Venice Fountains”, azienda con sede in Veneto a Cavallino-Treporti (Venezia) che progetta e costruisce fontane, per interno ed esterno, in Italia e all’estero, utilizzando sia tecniche di lavorazione artigianale sia impianti meccanici e tecnologici più moderni.
“Il nostro obiettivo non è focalizzarsi sul prodotto, ma sull’esperienza vissuta dall’osservatore. Per questo giochiamo con materiali e luci in modo sinergico, affinché il risultato sia un elemento di arredo unico” – spiegano dalla ditta.
La fontana di Piazza Sant’Antero è uno specchio d’acqua trapezoidale su vasca rialzata, che riflette scenograficamente il verde urbano e le architetture affacciate sulla piazza, ed è arricchito su un lato dai getti di quattro ugelli, che spezzano la staticità del costruito. La forma segue le linee della pavimentazione preesistente, ridefinendone lo spazio, mentre le sedute sono un anfiteatro che coronano lo specchio d’acqua di 40 metri quadri. La vasca è profonda 40 centimetri e rivestita in gres porcellanato nero per conferire una maggiore capacità riflettente allo specchio d’acqua. L’illuminazione è data da barre LED complanari alla vasca, che permettono di apprezzare le forme architettoniche anche durante le ore notturne, e da quattro Spot LED installati alla base di ciascun ugello per valorizzare i giochi d’acqua.
Durevolezza nel tempo e sostenibilità sono tra i principali obiettivi di questa fontana, raggiunti tramite l’utilizzo di rivestimenti a basso impatto ambientale e una progettazione tecnica volta ad una gestione controllata e senza sprechi delle risorse idriche, che vengono filtrate, regolate automaticamente nei valori di acido e cloro e rimesse in circolo, adoperando sempre la stessa acqua, garantendone la cristallinità.
Quando al popolo occorre pane dategli brioches.
Caro Bruno,ha perfettamente ragione,bastava potenziare le fontane esistenti.Ora ci vuole un Comitato NO FONTANE.