dall’UFFICIO STAMPA ASL TO3
GIAVENO – Terminate le operazioni di sgombero locali al piano terra e al primo piano del Polo sanitario di Giaveno, è partito oggi mercoledì 15 novembre, il cantiere per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità, il primo sul territorio dell’Asl To3. Già la scorsa settimana i quindici letti Cavs della struttura (posti letto extraospedalieri dedicati ad attività di ricovero temporaneo) sono stati trasferiti presso il polo di Avigliana, dove i pazienti riceveranno tutta l’assistenza necessaria. Tutti gli altri servizi del presidio alla cittadinanza di Giaveno proseguono la normale attività.
La sede della Continuità assistenziale, ex Guardia medica, è stata spostata di pochi metri, presso la Residenza Immacolata, in via seminario 43. Rimangono invariate le modalità di accesso per i cittadini, chiamando il Numero Regionale 116 117. L’Ospedale di Comunità di Giaveno, che si prevede sarà operativo per la primavera del 2025, ospiterà quaranta posti letto. Si tratta di una struttura sanitaria di ricovero della rete di assistenza territoriale, prevista dal Pnrr accanto alle COT, Centrali Operative Territoriali e alle Case di Comunità, che dovrà svolgere funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. Sul territorio dell’Asl To3 sono previsti quattro ospedali di Comunità a Giaveno, Pomaretto, Torre Pellice e Venaria Reale.
STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI PER IL P.N.R.R. IN ASL TO3
Tutte le COT, Centrali operative territoriali, sono state avviate, una per ogni Distretto dell’Asl, più una Centrale che ha sede presso l’Ospedale di Susa. Per quanto riguarda Case e Ospedali di Comunità, entro il 30 settembre, come da programma, sono stati stipulati tutti i contratti con le ditte, individuate a livello nazionale da Invitalia, per la progettazione e realizzazione dei lavori.
Il cantiere per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità di Giaveno è il primo a partire, e sarà seguito, a dicembre, dal cantiere per l’Ospedale di Comunità di Pomaretto, nel Distretto del Pinerolese dell’Asl To3.
Beh dai buona notizie per una volta, però i posti letto del Cavs erano già 30 mai arrivati a quel numero perché mancava il personale abilitato a lavorare.
Una bella scatola vuota con il riscaldamento a manetta notte e giorno.
Al sindaco fanno credere tutto e ancora di più.
Basta un cartello ed è tutto ok.
Al pronto soccorso incontro medici che non parlano l’italiano, non fanno più le ecografie, la cardiologia solo più un medico, la neurologia quasi sparita ma nel 2025 ci saranno dei posti letto pronti per allagarsi ad ogni temporale.
Un bel l’investimento con i soldi in prestito del pnrr…