GIAVENO, LA SEDE DELLA PROTEZIONE CIVILE INTITOLATA A PORTIGLIATTI

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Sergio Portigliatti

COMUNICATO STAMPA DELLA CITTA’ DI GIAVENO

GIAVENO – Il 15 maggio alle ore 11 la sede comunale della Protezione civile di corso Piemonte, affidata al Distaccamento Fipsas Giaveno, sarà intitolata a Sergio Portigliatti.

La sede della Protezione civile comunale è stata realizzata nel 2000. È affidata al Distaccamento FIPSAS Giaveno che ne cura la manutenzione e la tiene in ordine. Nel 2021 sono stati eseguiti lavori di ammodernamento e sono state acquistate dal Comune nuove attrezzature per migliorarne l’efficienza. È dotata anche di una sala corsi per la formazione continua del personale. In caso di calamità oppure ogni volta che viene aperta il COC (Centro operativo comunale) viene usata come base logistica di coordinamento di tutte le forze di protezione civile. L’intitolazione a Sergio Portigliatti è stata voluta dalla sua squadra per ricordarne sempre la grande disponibilità e abnegazione.

Sergio Portigliatti, nato il 12-1-1948 e scomparso il 28-2-2019 iniziò la sua avventura nella FIPSAS Federazione Italiana Pesca Sportiva nel lontano 1985. Da sempre impegnato nel sociale e nell’ambito della vigilanza, raggiunse la qualifica di responsabile provinciale vigilanza FIPSAS nel 1995, coordinando 53 guardie su tutto il territorio torinese.
«La qualità della pesca dipende dalla qualità dell’ambiente naturale» e «La pesca va rilanciata come divertimento e come assoluto rispetto dell’ambiente», amava ripetere.
Fino al 2019 ha collezionato ben 34 anni di servizio, contribuendo a formare la squadra di volontari attualmente in servizio in Val Sangone.

Nella vita lavorativa, Portigliatti fu operaio alla Manifattura, frequentò l’istituto professionale Pacchiotti, lavorò alla Lacdor poi entrò in Fiat nel 1971. Per quanto riguarda la vita privata, fu sempre molto legato alle borgate di origine dei suoi genitori, Girella e Monterossino. Nel 1968 sposò Bruna Pellizzari e nel 1969 nacque il figlio Danilo. È stato un padre e un nonno amorevole; ha aiutato il nipote Edoardo a diventare un campione di trial.

Oltre all’impegno ambientale, Sergio Portigliatti è sempre stato molto attivo nel sociale: fa piacere ricordarlo come infaticabile Babbo Natale e membro del Circolo Giacomo Brodolini. In questo ultimo ambito matura l’adesione al Partito socialista, da cui deriva il suo impegno nella costruzione del primo Centro Sociale Aperto alla Buffa, per ospitare anziani e disabili, e la partecipazione alla Commissione Comunale Sussistenza e Assistenza (1974-1982), che distribuiva il cibo ai meno abbienti.
Nell’ambito della pesca, è stato uno degli ideatori dell’incubatoio di valle per ripopolare i torrenti, insieme al Professor Gilberto Forneris. Ha partecipato alle prime gare di campionati di alto livello nel Gruppo sportivo pesca della Fiat (1971-1981) per poi entrare nel 1979 nella società di pesca Latina Assicurazioni Berardi, da cui nasce la Iam Veni Pesca sportiva. Dal 1989 è stato Presidente della società Lago Fario che gestisce il bacino.
Ha svolto attività educative con le scuole, insegnando ai piccoli i segreti della pesca e l’importanza di vivere in un ambiente pulito.
Era sempre disponibile in caso di bisogno e di calamità.

Le guardie Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva attività subacquee) sono operatori dotati di decreto di guardia giurata ittico-ambientale rilasciato dalla Provincia di Torino.
Fanno parte dell’organismo di coordinamento comunale di Protezione civile e da sempre hanno collaborato con il Comune in diverse occasioni e iniziative. Inoltre, le guardie Fipsas possono controllare le acque, in specie prevenire danni ecologici o di inquinamento. Sono a conoscenza di come si protegge l’equilibro biologico dell’ecosistema, e possono prevenire le violazioni alle norme ambientali, rispetto a pesca, boschi, bellezze naturali, acque pubbliche, opere idriche, inquinamenti, oltre che svolgere opera di soccorso pubblico in materia di protezione civile.

“Ricordiamo la figura appassionata di un uomo che ha donato tanto tempo alla sua Città – lo ricorda il Sindaco, Carlo Giacone – Ricordo i suoi dettagliati resoconti settimanali sull’attività di vigilanza ambientale che svolgeva sul vastissimo territorio della Val Sangone, soprattutto nelle numerose borgate di Giaveno”.

“Nel 2015 è stato premiato dalla Città di Giaveno per i primi trent’anni di servizio nel volontario a favore della comunità – aggiunge il Vicesindaco, Stefano Olocco – Era un esempio per tutti: la sua scomparsa ha lasciato un grosso vuoto nella città e nelle persone che lo amavano. È stato però anche capace di costruire una squadra che porta avanti il suo impegno e la sua passione, e io ringrazio tanto la Fipsas per tutto ciò che fa per il Comune”.

Il coordinatore territoriale Fipsas Giaveno, Roberto Magri, conclude: “Ho conosciuto Sergio approcciandomi alla vigilanza, da subito gli interessi all’ambiente avevano un comune obbiettivo: quello di far crescere il distaccamento. Fin dal primo momento abbiamo condiviso l’entusiasmo per la crescita e la formazione di giovani agenti. La presenza sul territorio ci ha confermato a pieno titolo figure attente al territorio e fondamentali per la protezione civile. La sua caparbietà, autorità, rispetto e umiltà sono gli elementi che ci hanno permesso di superare la sua perdita. Il suo insegnamento e il nostro faro”.

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