DALLO SPORTELLO “TUTELA ANIMALI” DI GIAVENO
GIAVENO – È stata emanata ieri dal sindaco di Giaveno un’ordinanza che obbliga i proprietari di cani a raccogliere le feci dei propri animali non solo per le strade e le piazze, ma anche nei prati.
L’obbligo si è reso necessario in quanto i cani possono essere portatori sani di un parassita protozoo chiamato “Neospora caninum”; questo parassita viene deposto con le feci e può provocare aborti nei bovini adulti e sintomatologia nervosa nei vitelli che si cibano del foraggio contaminato da feci canine.
Pertanto i proprietari che portano i cani nei prati intorno a Giaveno, buona parte del quali utilizzati per produrre foraggio fresco o essiccato, dovranno fare particolare attenzione a non lasciare sul terreno le feci.
Nota della redazione: i proprietari dei terreni potranno installare dei cartelli di “divieto di accesso ai cani” sui loro terreni privati. I padroni dei cani che violeranno l’ordinanza potranno essere puniti con una multa dai 25 ai 500 euro, oltre alle eventuali sanzioni penali e amministrative accessorie.
Capisco raccogliere le feci, ma il cartello di divieto mi sembra l’ennesima esagerazione, i cani necessitano di correre un po’ liberi, altrimenti poi non stupiamoci se diventano cattivi e aggressivi.
Concordo in pieno con Gwen.
Come proprietario del prato ho il diritto di decidere chi possa accedere e chi no.
Il problema non sono i cani, ma chi li accompagna.
Ma lei ha anche il diritto di impedire a fabbriche, cantieri,treni, tir ecc… di non inquinare? Purtroppo penso di no,quindi porti la sua erba ad esaminare e vedra’ che non sono i cani ad inquinarli il terreno
Le feci vanno in decomposizione da quando mondo e’ mondo!
I cani comunque liberi o no bisogna mettere la museruola. Poi le cacche prati o non prati vanno raccolte.
La museruola si mette ai cani con un carattere aggressivo, con gli altri si può evitare soprattutto se sono sotto il controllo del padrone.
Ma il guinzaglio è obbligatorio per legge e non soggetto al libero arbitrio de padrone. Al prossimo frega niente se il tuo cane è grande, piccolo, aggressivo, docile o “che non fa niente”. Avere un cane non è un obbligo, e se uno non ha spazio a casa propria per farlo defecare non è che la comunità deve sobbarcarsi i loro problemi.
Si vede che lei un cane non l’ha mai avuto e non sa cosa si perde… spesso e volentieri è un compagno molto più affettuoso e leale di qualsiasi essere umano, e non può passare la vita chiuso in un cortile, perchè o diventa stupido o impazzisce, come succederebbe ad un essere umano prigioniero. Il cane è un animale sociale, deve assolutamente uscire in passeggiata quotidianamente, anche se ha il cortile, deve poter socializzare con altri cani e con esseri umani, altrimenti non stupiamoci se poi diventa aggressivo. E il cane ha la necessità fisiologica di correre, ovviamente non in Via Roma a Susa, ma negli spazi aperti in campagna o nei boschi. Detto questo, è giusto che in città si tenga al guinzaglio e anche che vengano raccolti gli escrementi, è segno di civilità, ma se cominciamo a mettere dei cartelli contro i cani è un bel passo indietro per la nostra società tutt’altro che pet friendly. Il cane è amico dell’uomo dagli albori della storia umana, non può essere relegato in gabbie, cortili o balconi, deve poter vedere i suoi simili e altri esseri umani, e la museruola è obbligatoria per i cani iscritti nel registro dei cani morsicatori. Se poi vogliamo dire che non sempre i veterinari dell’Asl fanno il loro lavoro a dovere e non sempre iscrivono i cani che mordono in quel registro, concordo, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio e pretendere che un chihuahua o un barboncino escano di casa con la museruola… un Paese intollerante con i cani è un Paese che invece di scoraggiare gli abbandoni, li incoraggia, e non va bene. Ok alle multe per chi non raccoglie gli escrementi, ma no ai cartelli contro i cani, è anacronistico e lede il diritto di queti animali di vivere una vita che possa definirsi tale!
Presumi malissimo. Ho un cane e non lo porto in giro a cagare sui marciapiedi e nelle aiuole altrui, nè pretendo di imporlo ad altri, nè lo tengo recluso in casa come fanno molti finti amanti degli animali che li trattano come parti di arredamento del proprio appartamento o del balcone di casa.
Piccola domanda.. Io raccolgo sempre gli escrementi del mio piccolo amico peloso(5kg) quando gli scappa sul asfalto ecc… Ma abito in montagna ed è pieno di boschi e di prati… Volevo sapere sono obbligata a raccoglierla…? Premetto ke nel prato sono presenti anke altre defecazioni di altri cani e galline ke nessuno pulisce.. Ma non era considerato anke con fertilizzante?? Grazie per chiunque mi risponda
Togliete i vetri dalle strade, è pieno di cocci di bottiglia rotti per tutte le strade di giaveno… pericolosi sia per bambini e animali.. se pesti una merda almeno porta fortuna e non reca danni fisici…
Per cortesia, non giustifichiamo la defecazione canina. Nelle città ovunque ti giri, sia su marciapiedi sia sugli spazi verdi, si rischia di pestare cacche di cani. Un vero schifo, altro che fortuna. E fuori dalle città a volte é anche, in proporzione, peggio. Se volete il cane pulite il terreno dalle cacche. Grazie.
Caro viandante, vorrei ricordarle che defeca anche lei, mi dirà in WC e concordo, ma con tutte le sozzerie che vengono buttate nella fognatura, putroppo inquiniamo il mare e l’ambiente… nelle fogne qualcuno butta pure i cotton fioc che uccidono i cetacei e i pesci, perchè non fa una battaglia più utile affinchè questi prodotti così dannosi per la natura non si producano più? Pensi che se mangia pesce, frutti di mare o altri prodotti del mare, insieme mangia anche la plastica che è all’interno di questi animali in microparticelle, che è ben più grave del pestare una popò del cane… ogni giorno cetacei, testuggini etc muoiono spiaggiate, con la pancia piena di plastica, questo non la preoccupa neanche un po’? Detto questo, è giusto pulire quando il cane sporca e pure multare chi non pulisce, ma non facciamo passare questo problema di secondo ordine come se fosse il peggior problema dell’umanità e non riempiamo i prati di cartelli contro i cani, piuttosto educhiamo i cittadini alla pulizia fin dalla scuola dell’infanzia, ma non solo per quanto riguarda il cane, ma per chi continua ad avvelenarsi i polmoni con il fumo, che impari a portarsi le cicche a casa, per chi fa pick nick, faccia in modo di lasciare il prato pulito come l’ha trovato e via dicendo… e nelle stesse scuole insegniamo anche che un cane è per sempre, cioè, se uno prende un cane deve averne cura, amarlo e rispettarlo per tutta la sua vita, non sbarazzarsene quando non fa più comodo come spesso si fa in Italia. Inoltre rendiamo i canili dei posti civili, puliti e non dei lagher come accade spesso e volentieri sopratutto nell’Italia del Sud, perchè l’animale pur non essendo un essere umano, il dolore fisico ed emotivo lo sente esattamente come noi. Rendiamo cinema, teatri, negozi, bar, ristoranti, auto grill, campeggi, hotel, spiagge etc… pet friendly come nei Paesi civili, incoraggiamo chi ha un cane a portarlo con sè, sempre nel rispetto della pulizia, in modo da abbattere il numero degli abbandoni, invece di aggiungere divieti che non farebbero che aumentare la sofferenza per questi poveri animali.
Gwen, se porta a spasso il cane raccolga le deiezioni, non le lasci sui marciapiedi, nelle aiuole e lungo i sentieri. Grazie.
P.s. eviti di fare la maestrina con i lunghi sproloqui . Grazie.
A coloro che considerano esagerato il cartello per l’accesso nei prati, vi invito ad aprire il cancelletto del vostro bel giardino, o ancora meglio l’orto e fate cagare il vostro cane, quello del vicino, quello che passa di lì x caso, quello che al mattino va a fare la passeggiata con il suo proprietario, e poi ne riparliamo. Per Il contadino (che alla fine della fiera è quello che ci dà da mangiare) è giusto e bello lavorare nelle merde dei cani. Magari con quelle merde potrebbe concimare le verdure
senza parole, ti riempi la bocca con quella parola che ripeti piu’ volte…merda…
chiaro e giusto che i proprietari dei cani sono obbligati e raccogliere i loro bisogni, e’ un gesto di civilta’ prima ancora che un obbligo, non e’ piacevole avere i marciapiedi sporchi, pcomerstarla nei prati ecc ecc
, come e’ un obbligo da parte del genere umano non sputare in terra e’ uno schifo oltre che pericoloso per la salute di tutti pestare gli sputi piu’ che pestare “la merda” come sottolineare senza parole.
bravo, proprio così, la popò del cane va raccolta, ma anche vedere in giro sputi, cicche di sigarette, bicchieri, piatti, bottiglie, fazzoletti spesso utilizzati da umani che fanno la popò nei prati come i cani e si puliscono pure e lasciano lì la carta sporca, non è certo meglio che vedere le popò dei cani, ma nessuno si sogna di mettere cartelli tipo vietato sputare o vietato anche agli umani fare la popò in mezzo al prato o vietato abbandonare i rifiuti nei prati… perchè prendersela solo con i cani? Va bene la multa per chi non raccoglie la popò dei cani, ma ci sarebbero molti altri comportamenti incivili da multare, per esempio quando porto a spasso la cagnetta nei prati che partono dalla Via Mattie di Bussoleno e vanno verso Santa Petronilla, e sottolineo che camminiamo in un sentiero, i vandali hanno devastato i cartelli del percorso ginnico, i ragazzi ubriaconi abbandonano le bottiglie vuote della birra, qualcuno usa quei prati come WC e lascia le carte sporche di cacca, e via dicendo… allora se mettessero i cartelli per far raccogliere la popò dei cani, non bisognerebbe metterli anche per gli umani ancora più sozzi dei cani? e ribadisco che sono d’accordo sul fatto che la popò del cane vada raccolta, ma non sul rendere un cane un prigioniero che non può più andare in nessun posto.
I giardinieri che con il decespugliatore tagliano l . l’erba nelle aiuole e i prati cittadini non sono molto felici quando ci sono cacche. Però il rispetto per il lavoro degli altri non frega a nessuno.
Dal mio punto di vista, più è punito il “padrone” più il cane è tutelato e più i cittadini trovano città pulite.
Il cane deve correre, fraternizzare e “fare il cane”. Il cittadino però deve fare il “cittadino”, quindi rispettare le regole (incluso non sputare, sporcare, ecc…). La legge non dice che il cane “non deve sporcare” ma che il padrone deve curarsene, quindi 1000 euro di multa al proprietario e basta!
Aggiungo che ho sempre visto persone lottare con il sacchetto calzato nella mano nel tentativo di pulire, magari su ghiaia, erba o superfici non proprio “facili” e spesso ci rinunciano. C’è un metodo semplicissimo ed efficacissimo, che ho visto attuare da qualcuno: no sacchetto, no paletta, niente di tutto questo! Basta avere un foglio di giornale e, quando il cane “si prepara”, glielo si mette per terra sotto al …sedere. Quando il cane ha fatto i suoi bisogni sul foglio di giornale e si allontana, basta chiuderlo e buttarlo nel cestino. Voilà, anche se si è in un prato, senza sacchetti o palette… Nessuna traccia e nessuno spargimento…
il metodo del giornale è interessante… però una multa da mille euro non la si fa neanche a chi supera la velocità con l’auto o guida con il cellulare, mettendo a repentaglio la vita altrui, dunque per una popò non raccolta mi pare che 100 o 200 euro sono già un bel pagare…
Inoltre, a questo punto, che paghi la stessa cifra chi sputa, chi lascia rifiuti e cicche in giro e via dicendo…
Mettiano i pannoloni ai nostri cani, e a chi piscia contro i muri di casa mia.
Allora mettiamo il pannolino ai lupi, volpi e tutti gli animali selvatici così facciamo contenti questi signori (sclerati) che s’inventano ogni giorno delle balle come questa.
E le persone quando devono caccare in un bel prato devono far attenzione di non aver l’elicobatter seno’ inquinano anche loro.
Ma facciamoci furbi: guardiamo quello, poi c’è il tav che ci passa sulle orecchie e x qualcuno va bene cosi’.
Non vogliamo mica morire stupidi o no!
Solo i cani sporcano, le mucche,i cavalli, le pecore,gatti,ecc ecc sono esenti!!! Meditate gente finché’il buon senso prevalga e la natura ringrazi..
Il problema sta nel numero e nel luogo. Gli animali selvatici sono distribuiti sul territorio esterno ai centri urbani. Quelli ďallevamento sono concentrati in ambiente ben definiti e di solito non frequentati da pedoni come lo sono i giardini pubblici o i marciapiedi delle città ove sempre maggiore è il numero di cani e di conseguenza le deiezioni che non raccolte si accumulano e non si smaltiscono se non in tempi lunghi. Non parliamo poi della puzza delle feci canine che se pestate imbrattano le suole emanando odore pestilenziale, forse dovuto alla qualità del cibo. Meglio pestare una busa si vacca . Comprendo le difficoltà di gestire questi poveri cani tenuti sempre in alloggi, per il piacere del padrone, che appena escono devono liberarsi mente il padrone facendo finta di niente, con la scusa che nel mondo tanto le cose vanno male, lascia la popò sul marciapiede. Ben vengano le aree per i cani che in molte zone vengono realizzate anche da privati ove i proprietari e i lo cani possono trovarsi e far correre gli animali facendolo vivere all’aria aperta e non come soprammobili.
Buongiorno, sono finito casualmente su questo articolo dopo aver letto una serie di mail legate al supercondominio che gestisce un giardino comune a vari palazzi argomento … le deiezioni non raccolte in aree private.
Domanda a chi ha ancora un cane (l’alano che mi ha scelto è morto anni fà) perché vi sono tante obiezioni da parte dei proprietari dei cani a fornire il dna del proprio cane?
Se l’anagrafe canina lo avesse l’operazione di raccolta deiezioni ricerca del proprietario e consegna delle stesse con un pacchetto corredato da bollettino da pagare sarebbe semplice.
10 euro la ricerca dna nelle feci 10 al volontario che le fotografa con data, ora e localizzazione gps del luogo del rinvenimento, altre 10 per spese di consegna e 10 per l’amministrazione locale che gestisce il tutto anticipando il pagamento ai volontari ed assumendosi l’onere della riscossione ….. 50 euro in tutto come suggerito da qualcuno in un commento.
In passato nelle strade giravano carrozze con cavalli veri, che non emettevano polveri sottili ma … pulina un concime apprezzato che spariva in fretta dalle strade perché … prezioso.
Se anche le deiezioni canine diventassero fonte di reddito … sparirebbero (come tutte le mail sull’argomento).
Io non ho più il mio amico cane (che assomigliava anche nelle deiezioni ad un cavallo) ma sarei d’accordo nel fornire un dna in grado di scagionarlo da eventuali ritrovamenti … e Voi?
E la solita storia il cane si morde la coda, dovrebbero farlo anche il bestiame segretari negli allevamenti intensivi senza muoversi in libertà mangiare fieno, e quindi produrre latte a volontà di buona qualità con unica pecca che anche loro stanno sono responsabili dell inquinando di polveri fini non da poco. Mondo crudele
Il problema e molto semplice con la scusa che il cane fa la cacca sul prato ci prendiamo la libertà di non raccoglierla e a dirittura la consideriamo concime. Invece va raccolta perché i cani sono troppi e di conseguenza le cacche sono troppe.E opportuno farlo per noi stessi e per i altri animali visto che nel articolo si parla di un virus che potrebbe colpire i bovini.Dobbiamo tenere pulito l’ambiente anche delle cacche dei cani.Divieti non servono a niente ci serve solo un po’ di sensibilità verso i animali e il ambiente.Grazie..P.S.Io ho un cane meticcio preso dal canile.
Sinceramente….io non ho parole….. solo più parolacce….non esiste il buon senso…l educazione ed il rispetto!! Forse è arrivato il momento di darci tutti una calmata!