GIAVENO, L’OPPOSIZIONE CHIEDE FONDI PER AIUTARE GLI AUTISTICI

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di LUCA CALCAGNO

GIAVENO – Due linee d’indirizzo nel lavoro della Città di Giaveno sull’autismo e le disabilità intellettive: da un lato la promozione di un Tavolo di lavoro in merito all’Unione dei Comuni, all’insegna del “più voci, più forza”, come sintetizza la Consigliere alle Pari Opportunità Maria Paola Alfonso. Dall’altro lo stanziamento di fondi per intervenire concretamente, come da richiesta della mozione presentata dal gruppo consigliare “Per Giaveno”.

Non mancano tensioni. “La proposta della mozione è nata dopo aver visto i monumenti di Giaveno illuminati di blu per la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo. Le famiglie con bambini autistici hanno dei bisogni concreti, per cui occorre dare risposte concrete” le parole della Consigliere Daniela Ruffino (Per Giaveno).

“L’illuminazione degli edifici – precisa il sindaco Carlo Giacone – è un gesto sì simbolico, ma che genera proprio consapevolezza perché porta il tema autismo all’attenzione della cittadinanza”. E continua: “ma ben venga un investimento economico puntuale, anche se occorrerà individuare un risultato da finalizzare”.

L’investimento, a quanto lascia comprendere l’Assessore al Bilancio Vladimiro Colombo, sarebbe una parte rispetto “al fondo per la disabilità che esiste già, anche se è generico. Quello in esame è un progetto da portare avanti, anche se occorrerà capire quanto stanziare”.

Da comprendere ancora modalità ed entità, perché precisa la Vice-sindaco con competenza alle Politiche sociali Vincenza Calvo: “le cifre messe a disposizione dal Comune per seguire i bambini e adulti autistici sono proporzionate al loro numero”. E poi Calvo ribadisce la necessità che Giaveno si faccia portavoce della richiesta di interventi a livello dell’Unione dei Comuni.

Durante l’apertura al pubblico del Consiglio Comunale interviene anche una docente di sostegno all’Istituto “Blaise Pascal”, Savina Battaglino: “Mancano i fondi – osserva – abbiamo un tetto massimo a settimana di 9 ore di sostegno e ci sono volte in cui occorrerebbe seguire i ragazzi individualmente, ma mancano gli spazi”.

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