di PAOLA TESIO
GIAVENO – Nella conferenza stampa di martedì 25 settembre, il gruppo di minoranza “Per Giaveno” ha voluto evidenziare l’iniziativa di raccolta firme, partita nel maggio scorso, inerente ad alcune richieste poste nei confronti dell’amministrazione comunale, nello specifico: ridurre le tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale (relative alla Casa di Riposo “Silvana Ramello”, all’asilo nido e alla refezione scolastica); garantire il mantenimento dei sussidi quali le “Borse lavoro”; rispettare i termini di legge per quanto concerne le richieste di accesso agli atti, le informazioni e le interrogazioni. Oltre settecento le firme raccolte sino ad ora, che saranno consegnate nel prossimo consiglio comunale del 1° ottobre.
Il capogruppo Stefano Tizzani ha voluto rendere note alcune considerazioni: “ Nell’ultimo consiglio comunale il nostro gruppo ha dato un segnale preciso che si è configurato con l’astensione del voto in tema di bilancio. Oggi non esiste più una vera maggioranza, perché per governare questa ha necessariamente bisogno di appoggi esterni, quali il Pd e il Movimento 5 Stelle, che con strategie di voto o di astensione tengono in piedi l’ex maggioranza Giacone. Nonostante questo noi ci siamo sempre mossi sul piano della lealtà evitando il commissariamento. Il nostro gesto di responsabilità è determinato dall’essere sempre aperti al dialogo e mossi dall’interesse per i cittadini e per il paese. Occorre però che la maggioranza smetta di dialogare soltanto con le atre minoranze ma ci renda partecipi, perché rappresentiamo i cittadini di Giaveno”.
Sulla raccolta firme Stefano Tizzani ha precisato: “Le persone che si sono recate al gazebo provenivano da varie posizioni politiche e si sono avvicinati a noi preoccupati per la situazione del paese. Come gruppo siamo riusciti a mantenere un constante contatto con i giavenesi, che attraverso le loro segnalazioni ci hanno fornito un contributo importante che è stato portato in consiglio comunale attraverso interpellanze ed interrogazioni. La funzione delle minoranze è di controllare costantemente il buon operato dell’amministrazione, ed il rispetto delle normative. Questo è quanto abbiamo fatto sino ad ora. Siamo molto preoccupati per l’attuale frangente di crisi che pone i cittadini in forte difficoltà, per questo abbiamo chiesto, attraverso la raccolta firme, di ridurre le tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale, di mantenere le borse lavoro, e di rispettare i termini di legge per l’accesso agli atti. Con il passaggio della gestione dei servizi socio assistenziali al Conisa molti utenti hanno manifestato i loro timori: rischiano di non vedersi più confermato un sussidio che veniva erogato loro per prestazioni di pubblica utilità ed il Rei potrebbe essere una misura non sufficiente per salvaguardare le famiglie in difficoltà. Oggi, grazie anche agli oneri di urbanizzazione per le strutture commerciali, le casse del comune sono floride. Pur dissentendo dall’insediamento di medie e grandi strutture, chiediamo però un uso responsabile di questi fondi affinché vengano destinati alle fasce più deboli. Domandiamo infine trasparenza ed il rispetto di legge per l’accesso agli atti. Alcune nostre richieste sono rimaste inascoltate ed è trascorso quasi un anno senza che siano pervenute adeguate risposte. Un’amministrazione dovrebbe saper dare il buon esempio ai cittadini rispettando le normative”.
Carmela Casile ha voluto dare il suo contributo, ricordando che è necessario fornire risposte concrete in un tempo di crisi che non lascia più opportunità per le persone: “I cittadini che abbiamo incontrato al gazebo, ci hanno espresso la loro preoccupazione per il futuro. Ci sono sempre più anziani in carico alle famiglie, oppure nuclei famigliari che versano in difficoltà a causa della mancanza del lavoro. Gli amministratori devono rispondere a queste richieste, attivandosi per garantire maggiori risorse nel settore sociale”.