di IVO BLANDINO
GIAVENO – La pioggia battente non ha impedito a centinaia di persone di partecipare con commozione e dolore al funerale di Luca Bongiovanni, mercoledì 8 maggio a Giaveno nella chiesa di San Lorenzo. Era molto conosciuto per la sua professione: era contitolare della palestra di Ferriera e Giaveno, “Ginnic Life”.
Il giovane giavenese era amato e ben voluto dalla popolazione: ha lasciato tanti parenti e amici, la sua amata figlia piccola, la sua compagna Anna, il fratello Marco con la sua famiglia, la mamma Mirella ed il papà Loris.
La messa è stata celebrata dal parroco don Gianni Mondino e animata dalla locale cantoria parrocchiale.
Commentando un breve testo dal Vangelo secondo Giovanni, riferendosi al significato della nostra vita e l’amore che Dio ha per l’uomo, don Gianni ha invitato a rimanere in silenzio e affidandosi alla misericordia di Dio per trovare la consolazione.
Al termine della messa, un caro amico di Luca ha letto la lettera scritta dalla sua amata mamma Mirella, parole commoventi, riflessive e struggenti:
“Luca, un grandissimo uomo di soli 41 anni che amava la sua adorata e tanto voluta bimba, la famiglia. Si è trovato in un vicolo buio, senza uscita, il suo carattere forse troppo debole non l’ha aiutato a superare questo momento di grandissimo sconforto. Lo vogliamo ricordare per le sue passioni lavorative portate sempre a termine con caparbietà e successo partendo dal nulla. Nonostante l’aiuto costante di suo fratello Marco con la moglie Emanuela, i genitori e pochissimi amici, tutti insieme non siamo riusciti a farle vedere la luce. Noi tutti lo vogliamo ricordare adesso sereno in un luogo di grande pace che ci osserva e ci protegge dall’alto.
Non giudicatelo per il gesto estremo, perchè era veramente disperato, ma nonostante ciò mai una parola cattiva, anzi ha voluto ricordare con un ultimo scritto il bene verso la sua famiglia e un ringraziamento verso chi li è stata vicino. Che il Signore lo accolga tra le sue braccia”.
La famiglia ha lasciato questo messaggio insieme alla foto ricordo: “Non piangete la mia assenza, sentitemi vicino e parlatemi ancora, io vi amerò dal cielo come vi ho amato in questa terra.”
Fuori, sul sagrato della chiesa, moltissimi amici di Luca e colleghi, si sono stretti attorno alla famiglia con lacrime, parole di consolazione e abbracci di affetto. Tutti rivolti al dolore della sua famiglia.