di ANGELO FRANCO
GIAVENO – Il divieto di far musica all’aperto, le nuove ordinanze del sindaco Giacone e la mancanza di confronto con i diretti interessati.
In conferenza stampa, il consigliere comunale Stefano Tizzani parla a nome dei cittadini e degli esercenti con cui ha avuto modo di confrontarsi relativamente all’introduzione delle nuove ordinanze del sindaco ed in particolare la numero 171 del 7 settembre 2017 “Eventi, Manifestazioni e Spettacoli”. Con lui, la collega Daniela Ruffino e il consigliere di opposizione Cappuccio di “Cambiamo Giaveno”.
Tale ordinanza prevede il divieto di somministrazione ed uso di bevande superalcooliche e bevande in contenitori di lattina e vetro, durante le manifestazoni e gli eventi in città.
“È vero che la questione riguarda la sicurezza, ma l’ordinanza è stata emessa in maniera estemporanea e senza un minimo confronto con le categorie direttamente interessate, quindi abbiamo avuto delle segnalazioni da vari ristoratori ed esercenti pubblici che hanno chiesto di avere la possibilità di incontrarsi in consiglio comunale per presentare quelle che sono le problematiche che li affliggono”, Tizzani a favore degli esercenti coinvolti.
Ma l’ordinanza che più lascia perplessi è in realtà la numero 175 del 4 ottobre 2017 con oggetto “Limitazione emissioni acustiche e sonore nei pubblici esercizi, circoli privati ed esercizi ricreativi.
L’ordinanza prevede che nel periodo dal 1 settembre al 30 giugno di ogni anno, gli intrattenimenti musicali presso gli esercizi pubblici di somministrazione, circoli, ecc.. vengano svolti esclusivamente internamente ai locali di riferimento e prestando attenzione a non lasciar trasparire rumori all’esterno.
Di fatto si tratta di un vero e proprio divieto per l’intrattenimento e la musica nei dehors e da lontano somigia ad una presa di posizione davvero troppo rigida rispetto ad un tema che andrebbe affrontato con più rispetto per il lavoro dei soggetti direttamente coinvolti.
È dunque del tutto comprensibile il malumore di gestori di bar, ristoratori e circoli, poichè questo lunghissimo ed immotivato divieto, consentirebbe di fare musica all’aperto soltanto nei mesi di luglio e agosto e questo è evidentemente un danno per chi lavora nell’intrattenimento musicale ma anche per i normali cittadini abituati a socializzare anche durante le piacevoli serate di musica all’aperto.
A proposito di questo, la consigliera comunale ed ex sindaco di Giaveno Daniela Ruffino, pone l’accento su un tema importante: “All’amministrazione sfugge la vocazione turistica di Giaveno e l’importanza che gli esercenti ricoprono e hanno ricoperto nella nostra città, anche quando a fronte dell’indifferenza del comune, hanno organizzato autonomamente eventi che si sono rivelati utili per tutti”.
Ma il consigliere Tizzani conclude con una provocazione: “Il problema principale è proprio la mancanza di confronto; al di là di quella che dovrebbe essere la trasparenza e la collaborazione con i cittadini, a Giaveno vengono emesse ordinanze dal giorno alla notte, a seconda di quelli che sono gli umori del sindaco”.
Invece le persone anziane o chi deve alzarsi presto per andare al lavoro è ben felice che non ci siano più assurdi schiamazzi fino a tardi davanti ai locali, con musiche sparate a volumi assurdi.