Nel Comune di Giaveno è nata la polemica sulla pratica della caccia condotta troppo vicino alle abitazioni.
La popolazione allarmata, richiede che vengano rispettate le regole sulle distanze dal centro abitato; ma chi deve occuparsi di far rispettare le regole?
Ecco il commenta un cittadino: “Su via Selvaggio, in prossimità del semaforo, c’è da fare attenzione perchè sparano all’impazzata ai caprioli che hanno la tana vicino alle nostre abitazioni e, spaventati, attraversano come pazzi via selvaggio. Ogni anno, come stamattina, uno viene preso sotto! Ci deve scappare il morto o deve beccare la macchina di qualche infognato comunale, prima che si faccia qualcosa.” E poi aggiunge: “non dico di vietarla ma per lo meno che vada fatta nei boschi lontani da qualunque casa“.
Un altro afferma: “Dietro casa mia, fine del mio giardino è fronte bosco, è da un mese che sparano o che corrono come pazzi per prendere chissà cosa. Cosa devo fare? Uscire e sparare anche io contro di loro? E’ ovvio che la caccia è ‘facile’ vicino alle case, ma ci sono tutte le montagne, se proprio bisogna ammazzare qualcuno!”
Una ragazza invece ribadisce: “Il problema è che sparano a raffica vicino alle case; in passato un proiettile colpì il sottotetto della mia vicina di casa! Ieri pomeriggio sparavano come dei pazzi dietro una mamma cinghiale con dei piccoli a seguito, terrorizzati. Sono stufa di vedere ogni anno questa raccapricciante scena! nessuno può fare nulla per fermare queste scene crudeli? Non si può più stare sul balcone che si rischia di beccarsi un colpo in testa, sta diventando pericoloso!”
La domanda che possiamo porci è: ma si tratta della pratica della caccia, regolamentata e gestita o si tratta di bracconaggio? E’ risaputo che non si può sparare alle mamme con i piccoli.
Ma la polemica continua ed un altro cittadino infuriato commenta: “la caccia è una attività e non uno sport, da frustrati mentali che sfogano le loro frustrazioni contro chi non può difendersi e può solo fuggire (e non aggiungo altro). chissà come la prenderebbero se i ruoli si ribaltassero?”
Questa è una problematica che riemerge ogni autunno, quando viene aperta la caccia; i cittadini hanno bisogno di essere rassicurati per vivere tranquillamente, anche se le loro abitazioni sono nei pressi di zone boschive.