di PAOLA TESIO
GIAVENO – In consiglio comunale ieri pomeriggio si è affrontato il tema dell’addizionale comunale Irpef e la determinazione dell’aliquota per gli scaglioni di imposta: l’Imu, la Tasi, l’approvazione del piano finanziario e la Tari (tassa rifiuti) per l’anno 2018. C’è stata una polemica sulle dichiarazioni rilasciate dall’ex sindaco Daniela Ruffino durante la presentazione della sua campagna elettorale per le politiche, di cui l’assessore al bilancio Vladimiro Colombo ne ha dato una lettura in consiglio, citando l’articolo di ValsusaOggi.
L’amministrazione comunale di Giaveno ha affermato che “da quanto c’è sindaco Giacone le tasse si sono ridotte notevolmente rispetto agli anni in cui amministrava la Ruffino”. E per dimostrarlo hanno proiettato una tabella con vari grafici, raffrontando i dati attuali con quelli del passato.
Per il consigliere di minoranza Stefano Tizzani non è vero: “L’uso dei dati è strumentale perché nel raffronto avete evidenziato solo un determinato periodo. Per quanto concerne l’Irpef è una tassa proporzionale per sua natura e quindi calmierata sul reddito: chi guadagna di più paga con una proporzione maggiore rispetto a chi guadagna di meno. Dite di aver abbassato le tasse, ma in realtà avete messo l’aliquota sulla seconda casa alla massima percentuale possibile. State facendo solo demagogia, con le aliquote ridotte i più fortunati avranno un rimborso pari a quello del costo di un caffè. Mentre le altre tasse sono state aumentate complessivamente per 1.800.000 euro!”.
Di parere opposto Vilma Beccaria, soddisfatta del fatto che la maggioranza abbia portato avanti un progetto di equità sociale proposto dal Pd di Giaveno e da tutte le liste che lo hanno accompagnato nella tornata elettorale: “Anche la situazione nazionale è in netto miglioramento, c’è una ripresa tangibile in questo Paese grazie al Partito Democratico che io rappresento”. Tuttavia la consigliera ritiene che le tasse debbano diminuire ancora.