dalla CITTÀ DI GIAVENO
GIAVENO – Il Decreto del Presidente della Regione n. 34 del 21/03/2020 al punto 9 stabilisce che “I mercati settimanali saranno consentiti esclusivamente garantendo specifiche modalità di accesso scaglionato per evitare assembramenti anche attraverso l’utilizzo di transenne e comunque sempre alla presenza della Polizia Locale”. Con tutte le dovute cautele, l’Amministrazione Comunale ha deciso di riaprire in parte i mercati, in spazi diversi più ampi.
Per dovere di precauzione, l’amministrazione giavenese aveva sospeso i mercati, rimanendo una delle poche cittadine in cui questi non si potevano svolgere. Quando è stato sospeso non si era in grado a livello logistico di garantire il contingentamento degli ingressi, ora sono stati approntati gli spazi e il personale necessari.
Restano in vigore le misure che limitano gli assembramenti e che impongono la distanza dalle altre persone di almeno un metro. La merce sarà toccata soltanto dai commercianti. Vi saranno transennamenti e percorsi guidati e personale a garantire il rispetto delle misure, nello specifico gli agenti della Polizia locale supportati da volontari delle associazioni di Protezione Civile, tra cui i Vigili del Fuoco. Dovrebbe esserci anche meno afflusso del solito, in quanto le persone che normalmente vengono da altri paesi sono impossibilitate a farlo.
Il mercato agricolo giornaliero (quello dei produttori locali normalmente posizionati in viale Regina Elena) sarà funzionante soltanto nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì e sarà spostato in Piazza Mautino dove si possono utilizzare meglio gli spazi e garantire l’ingresso contingentato.
Per il mercato del sabato: resta occupata dai banchi piazza Maritano (formaggi, girarrosti e pesce) mentre tutti i banchi di frutta e verdura di piazza Maritano e viale regina Elena (sia agricoltori locali che ambulanti) vengono spostati nelle piazze Mautino e Molines in quanto permettono un maggior distanziamento.
“Ringraziamo gli ambulanti che in questa riapertura sperimentale hanno garantito il rispetto di tutte le norme di sicurezza e si sono impegnati a disporre le misure di contingentamento. Invitiamo i cittadini che si recheranno al mercato a non prendere questo momento come un alibi alla socializzazione. Infatti, la decisione di riaprire è motivata dalla volontà di permettere di effettuare spesa di merce fresca e a prezzi più contenuti, proprio per venire incontro ai cittadini, ma le regole devono essere rispettate da tutti. Si tratta di una prova, e domani lo svolgimento del mercato verrà controllato per vedere come procedere in futuro. Inoltre in questo modo potrebbe diminuire l’afflusso verso i supermercati che crea molti disagi” – commentano il sindaco Carlo Giacone e l’Assessore Marilena Barone.
Se si verificheranno delle situazioni di non rispetto delle norme allora si renderà necessario rivedere la decisione.
“Chiediamo un impegno agli ambulanti affinché rispettino e facciano rispettare ai clienti le norme che non dipendono solamente dal Comune perché stiamo vivendo in un momento in cui tutto è molto temporaneo e può cambiare velocemente. E un grande impegno ai cittadini a non fare assembramenti” – aggiunge ancora l’Assessore Barone.
Rispetto ai tanti commenti apparsi sui social network riferiti ai supermercati e alle norme igieniche al loro interno, il sindaco sta contattando le varie strutture chiedendo se è possibile dotare i clienti di mascherine e guanti all’ingresso. Inoltre, chiede di porre del personale a controllo del rispetto delle misure di distanziamento all’interno del supermercato e per limitare il più possibile che le persone tocchino la merce senza guanti puliti.
Si ricorda che, stando alle norme, è onere dei titolari di esercizi far rispettare gli obblighi e i divieti.
Il Sindaco Giacone aggiunge: “Tra le persone a rischio contagio ricordo che ci sono anche i commessi o i lavoratori dei supermercati che in questi giorni stanno facendo un lavoro essenziale per la popolazione. Il mercato all’aperto non rappresenta maggiori rischi rispetto al supermercato. Chi deve fare la spesa uscirà comunque da casa. Meglio aumentare le possibilità di approvvigionamento di beni alimentari che diminuirne. Facciamo una prova e se nonostante l’impegno da parte di tutti i soggetti interessati, verifichiamo l’impossibilità del rispetto delle norme, saremo costretti a sospenderlo nuovamente fino alla fine dell’emergenza”.