GIAVENO, RIAPRONO I PARCHI

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dalla CITTÀ DI GIAVENO

GIAVENO – L’ingresso nella Fase 2 non deve essere visto come un “libera tutti”. È importante capire che il rischio contagio è ancora molto alto, soprattutto in Piemonte, e che per ogni malato accertato ve ne sono da cinque a dieci asintomatici che non sanno di esserlo, quindi sono portatori inconsapevoli del Coronavirus.

Per questo occorre continuare a rispettare le regole del distanziamento sociale, utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale e tutti gli accorgimenti necessari per diminuire il rischio di contagio.

Da venerdì i parchi comunali di Giaveno saranno riaperti per la fruizione del pubblico, con il controllo del rispetto delle distanze da parte del personale della Polizia locale con l’ausilio dei Volontari delle associazioni di Protezione Civile.

“Vogliamo dare un po’ di respiro alle famiglie che giustamente vogliono uscire e stare all’aria aperta – afferma il Vicesindaco Stefano Olocco – Nello stesso tempo però è necessario continuare a stare molto attenti ed essere responsabili nei propri comportamenti. Dobbiamo tutti insieme utilizzare il buon senso. Il Comune ci mette la sua parte, con la distribuzione di mascherine quasi terminata, la sanificazione delle strade (ve ne sarà un’altra venerdì 8), le misure di sorveglianza e i controlli, ma sta a ogni cittadino farsi carico della salute di tutti. Vorrei ringraziare sinceramente per l’impegno e la dedizione dimostrata nei confronti di tutta la Comunità, i numerosi volontari della Protezione Civile: le Fipsas, gli Alpini, il CAI, la VAB, gli AIB, i Vigili del Fuoco, i volontari del Club Il Marinaio e tutti coloro che in queste settimane hanno fornito il loro prezioso contributo al Comune”.

Rimangono le limitazioni agli spostamenti, che devono essere effettuati per casi di necessità autentica, o motivi di lavoro o di salute. Rimangono in vigore le regole igienico-sanitarie che si è imparato a conoscere in questi mesi (mascherine nei luoghi chiusi, lavarsi le mani, non scambiare abbracci o darsi la mano, tossire e starnutire in fazzoletti monouso oppure nel gomito).

Ad esempio, è vero che si possono andare a trovare i propri congiunti, ma questo non significa fare riunioni di famiglia nei parchi, o che capannelli di persone possano trovarsi sulle panchine a chiacchierare senza mascherina. Bisogna rispettare le distanze interpersonali, questo vale anche in coda ai negozi.

Proprio nei pressi delle panchine e dei luoghi di ritrovo più consueti intensificheremo i passaggi delle nostre pattuglie di Vigili – continua Olocco – I luoghi su cui verrà posta l’attenzione sono quelli più sensibili in cui si possono creare assembramenti, o code. Ricordo anche a questo proposito che è possibile il take-away, ma ciò che si è acquistato non va consumato in loco, nemmeno nei dehors dei bar o locali. Gli esercenti ci aiutino a spiegare questo ai clienti, ne va della possibilità di continuare a lavorare”.

Giovedì il Vicesindaco Olocco ha avuto un confronto telefonico anche con la locale Stazione Carabinieri: i rappresentanti dell’Arma si sono detti d’accordo con le misure che si vogliono adottare e con le attenzioni a questi aspetti.

“Finora sono state effettuate, tra tutte le forze dell’ordine, più di un centinaio di sanzioni. Nessuno si diverte a fare le multe e non è certo nostra intenzione “fare cassa”, il fatto è che le regole imposte tutelano la salute pubblica che è il bene primario da salvaguardare in questo momento” – conclude Olocco.

Il sindaco Carlo Giacone aggiunge: “Evitiamo di ammassarci tutti nel centro del paese, utilizziamo i tanti sentieri che ci offre il nostro territorio, riscopriamo la bellezza del verde e della montagna. Non possiamo ancora abbracciarci ma quando tornare a farlo dipenderà anche dal nostro senso civico e dal rispetto delle regole. Lo dico anche ai giovani che non sono esenti dal contagio: date l’esempio ai vostri nonni e ai vostri genitori per tutelare la loro salute e la vostra”.

 

 

 

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