di PAOLA TESIO
GIAVENO – Il sindaco Carlo Giacone fa un passo indietro sull’ordinanza emessa nel 2017 che vietava ai locali pubblici, circoli privati ed esercizi ricettivi la possibilità di emissioni acustiche e sonore. Scelta che soprattutto in un periodo di crisi creava difficoltà ai commercianti, perché il divieto ricadeva nei periodi estivi di maggiore affluenza turistica, nello specifico dal 1 settembre al 30 giugno. Tale decisione era stata presa in seguito alle lamentele dei cittadini che avevano espresso la loro contrarietà alla musica troppo alta.
Le minoranze dei gruppi “Per Giaveno” e “CambiAmo Giaveno” avevano più volte sottolineato la necessità di rivedere questa posizione, tanto da richiedere lo scorso 17 maggio la convocazione del consiglio comunale aperto al fine di consentire ai diretti interessati la possibilità di esprimere le proprie istanze.
Anche l’associazione dei commercianti Unarco aveva perorato le richieste degli esercenti.
Lo scorso lunedì 28 maggio si è tenuta una riunione movimentata a cui hanno partecipato, oltre ai membri della maggioranza rappresentati dagli assessori Barone e Colombo, anche i consiglieri di minoranza Tizzani e Cappuccio, l’associazione Unarco, il comandante dei vigili Gianfranca Marotta e diversi gestori di locali pubblici. Il sindaco ha espresso la sua apertura alla possibilità di rivedere tale ordinanza di fronte agli assessori Barone e Colombo. L’ordinanza è passata alle cronache con l’appellativo di “ordinanza coprifuoco”.
La riunione si è conclusa con il rinvio a nuovi aggiornamenti e con la promessa di definire al meglio degli orari che vadano incontro anche alle esigenze dei commercianti.