GIAVENO – Giovedì 25 luglio è stato ritrovato dai carabinieri di Giaveno Daniele Ughetto Piampaschet: era nascosto in un alloggio poco distante dalla casa dei genitori. Non era mai fuggito dalla città. Secondo le forze dell’ordine era pronto per fuggire all’estero: “Avrebbe raggiunto Terrasini provincia di Palermo dove la famiglia ha la disponibilità di un appartamento per poi proseguire, molto probabilmente, per la Tunisia”. Il tutto documentato con alcuni manoscritti che i carabinieri hanno trovato in casa.
Ora però dovrà andare in carcere: nel pomeriggio sarà portato al penitenziario di Torino, per scontare una condanna in via definitiva a 25 anni per l’omicidio nel 2011 di una donna nigeriana, Anthonia Egbuna, 20 anni, con cui era fidanzato. I carabinieri hanno seguito il padre, che gli stava portando da mangiare.
Lo scrittore di Giaveno aveva deciso di lasciare la sua abitazione di famiglia alcuni giorni fa: a inizio luglio la sentenza di condanna era diventata definitiva. Il papà, un signore anziano, non sarà incriminato per favoreggiamento essendo un famigliare stretto. Sabato 13 luglio, quando i carabinieri si sono presentati a casa sua per portarlo in carcere, non lo hanno trovato. Il padre ha tentato di bloccare i carabinieri ed è stato arrestato per resistenza.
Condannato per aver scritto un libro?
Siamo sicuri che sia colpevole ?
mah….. perchè è finita cosi? avesse fatto il rito abbreviato era meglio. Andava consigliato bene dopo le misure cautelari. Dico ció perchè in cassazione si va con sicurezza o si evita. 25 anni non da spazio a dubbi sulla colpevolezza ( oltre ogni ragionevole dubbio ). 25 anni in cassazione dicono che con accettazione della pena su richiesta delle parti o rito abbreviato magari guadagnava il famoso terzo. Se è innocente siamo di fronte ad un diffuso errore giudiziario cge si è propagato in tre aule. Se è innocente è meglio dimostrarlo. Comunque non condivido la difesa e la strategia processuale.