Sicuramente al giorno d’oggi i social network sono un ottimo strumento per ricercare notizie, persone, informarsi, ma anche per risolvere problemi, proprio come nel caso scoppiato qualche ora fa sulla pagina Facebook “Sei di Giaveno se…”, per la foto in alto, postata dalla giavanese M.B., insieme al seguente avviso: “Vista la rapidità delle risposte su questa pagina, vorrei segnalare questa scritta che, oltre ad essere un atto vandalico sul muro del cimitero di Giaveno e quindi immagino di interesse per l’amministrazione, offende la città intera ed in particolare chi è stato partigiano, staffetta o deportato e riposa dietro quel muro”.
Parrebbe che le parole “A noi Duce”, scritte sul muro del cimitero, sarebbero comparse il 4 luglio scorso, il giorno prima dell’arrivo del segretario federale della Lega Nord al Sangon Fest, Matteo Salvini: in questo mese e mezzo, nessuno in Comune si è preoccupato di cancellare l’inno a Mussolini.
Solo oggi pomeriggio, nel giro di tre ore dal sorgere del dibattito social, qualche ignoto ha prontamente pulito il muro, come potete vedere dalla foto in basso.