GIAVENO – Lo storico edificio Pacchiotti senza corrente elettrica. Questa mattina, già alle 6.30, la protezione civile e il Comune sono dovuti correre nella struttura per evitare – con un generatore di corrente e gruppi elettrogeni – il grave disagio di far rimanere gli studenti del liceo Pascal senza luce ed elettricità, in ben 11 aule. Il problema è stato temporaneamente e parzialmente “risolto” con un generatore, e si spera che da inizio settimana la situazione torni alla normalità. Per evitare problemi con la tenuta della corrente, la protezione civile ha dovuto staccare tutte le macchinette per distribuzione di bevande, ecc. “salvando” così il piano del custode e le undici aule dove sono ospitati centinaia di studenti delle superiori di Giaveno. Ma come mai è successo? Semplice: sembra che alcune bollette non siano state pagate da tempo, ed ovviamente è stata staccata la luce. Il compito di pagarle spetta alla Fondazione Pacchiotti che gestisce la struttura, ma le paga ricevendo i soldi dal Comune di Giaveno. Soldi che non sono mai arrivati, e dopo vari solleciti, ecco il black out. I problemi c’erano già da ieri pomerggio: il custode era stato costretto a mandare via la gente dalla palestra, sempre ospitata dentro il Pacchiotti, per questo motivo: rischiavano di fare attività sportiva al buio. Non ha avuto invece problemi lo spazio del Pacchiotti gestito dalla Casa di Carità, che avendo un altro contatore, non era insolvente. “Speriamo che la situazione si risolva dalla prossima settimana – dice il dirigente scolastico Carmelina Venuti – dal Comune mi hanno garantito la soluzione, e me le auguro di tutto cuore”.
Sulla questione interviene anche il sindaco Giacone: “Non c’è stata emergenza e grazie alle associazioni locali, protezione civile, aib e pompieri abbiamo risolto il problema già dal mattino presto, senza danneggiare l’attività scolastica. Rimane però da capire come sia potuto succedere. Ho provato a contattare il fornitore della corrente, che è una società del libero mercato e non l’Enel, ma non ho ancora avuto risposte. La cosa strana è che gli altri piani dell’edificio non hanno avuto la corrente staccata, anche se i contratti sono tutti intestati alla Fondazione. Non è mia intenzione accusare il cda della Fondazione, perché so per certo che stanno pagando tutti i vari arretrati ereditati dal passato. C’era da saldare ancora una vecchia bolletta del riscaldamento da 70mila euro a tranches. Mi sembra però assurdo che un gestore stacchi la luce a un edificio che ospita una scuola ed un servizio pubblico, anche su questo approfondiremo la vicenda, per capire se è stata un’azione legittima. Entro inizio settimana risolveremo il problema, l’attuale generatore è in grado di tamponare, per ora alla mancanza di corrente”.