GIAVENO, STUDENTI AL FREDDO NELLE AULE DEL PACCHIOTTI: “NON SI TROVA UNA SOLUZIONE?”

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GIAVENO – Studenti delle scuole superiori al freddo. Succede nelle aule dell’istituto Pacchiotti, alle porte della città, dove vengono ospitate delle classi del Pascal di Giaveno. “Si ripete sempre la stessa storia – si lamenta un genitore nel gruppo Facebook di Giaveno – appena il freddo si fa pungente le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Pascal che sono nelle aule del Pacchiotti si ritrovano puntualmente al freddo, costretti a migrare altrove oppure rimanere a casa. Ma una soluzione non si riesce proprio a trovare?”. La donna ha spiegato che “La preside ovviamente è al corrente, così anche il Comune, ma non si capisce perché non si possa intervenire prima accertandosi che il riscaldamento sia funzionante quando necessita”.

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15 COMMENTI

  1. State a casa e non rompete i c…oni.

    Treni in ritardo intervengono i genitori.
    Freddo arrivano i genitori.
    Prof. str.zi arrivano i genitori.
    Con la vostra indolenza , state forgiando dei mollaccioni una societa’ di cagaca..o.

  2. Permetta sig. Franco , forse non ha capito che per forza di cose i genitori devono intervenire perchè si tratta di minori (inferiori come età ai 18 anni fatidici per la maggiore età prevista dalla legge) e conseguentemente è obbligo della patria potestà agire in nome e per conto dei ragazzi. I ragazzi hanno nominato i rappresentanti di classe che ovviamente hanno portato all’attenzione della dirigente la situazione; ma tante volte non c’è la buona volontà di agire in modo chiaro portando a conoscenza sia dei genitori che dei ragazzi che la fondazione pacchiotti ha difficoltà economiche e che l’insieme di enti che partecipano non riescono a trovare una soluzione per ovviare ai problemi incancreniti da anni. La città metropolitana ha un contratto d’affitto per le aule con la fondazione, il comune la manutenzione in parte e quindi chi usufruisce delle aule non riesce a coinvolgere gli enti preposti affinchè siano risolti i problemi che sono molti. Ci sono aule con il soffitto che si sgretola, infissi completamente rovinati e non garantiscono la coinbentazione, aula transennata in parte usufruita lo stesso dagli studenti, con NESSUNA SICUREZZA IN MERITO. Il darwin non ha insegnato niente!!!!.

  3. Che la questione sia il riscaldamento direi che è limitante. Nelle classi cadono calcinacci, le finestre hanno i cartoni, i pavimenti sono sollevati, alcune classi hanno bindelle perché parzialmente inagibili. Mesi fa su queste pagine si parlava anche di impianto elettrico fuori norma. E tutto questo a fronte di un affitto pagato da CMT.

  4. Buongiorno signor Franco, a differenza sua le risponderò con educazione e senza termini inappropriati, perché sono del parere che ci siano modi e modi di dire le cose, ed il suo è il meno appropriato. Innanzi tutto, nonostante io non la conosca, deduco che non si sia mai trovato in una situazione simile, proprio per questo le faccio presente che appoggiare i propri figli in una situazione come questa, non significa “forgiare dei mollaccioni”, piuttosto significa essere persone con testa, oggettive e che sanno riconoscere dove è giusto intervenire e dove no. Dal suo commento intuisco che non si sia minimamente informato riguardo la questione, in quanto il riferimento giuridico esiste, prima di parlare si informi meglio.

    • Mammina e paparino vi brucia il sederino quando si toccano i pargoli LOL.
      I ficchi so piezz’i core.
      Comunque ho lavorato al freddo , pieno inverno dentro una boita del caxo.

  5. Buongiorno signor Franco, risponderò al suo commento con educazione e senza termini inappropriati a contrario suo, precisando che sono del parere che le cose possono essere espresse con modi e modi, e il suo non è dei migliori. Innanzi tutto, leggendo il suo commento, deduco che non si sia mai trovato in una situazione come quella descritta dall’articolo, in quanto la sua risposta sia così superficiale e ignorante. Le rendo noto il fatto che se i genitori appoggiano i figli, in una questione simile, non significa che stiano “forgiando dei mollaccioni ecc”, ma che siano in grado di distinguere con testa e oggettività dove sia il caso di intervenire e dove no. Dalla superficialità del suo commento traggo che non si sia neanche minimamente informato, in quanto esiste un evidente riferimento giuridico, la invito a leggerlo con molta attenzione.

  6. Buongiorno spero che questa volta sia pubblicato il mio commento in merito, essendo in democrazia ognuno può esprimere il proprio pensiero???
    Mi dispiace per il sig. Franco ma essendo i ragazzi ancora minorenni forse i genitori sono “obbligati” oer la legge della pratria potestà a preoccuparsi in merito.
    L’edificio della Fondazione Pacchiotti adibita a succursale del Pascal è in condizioni davvero al limite della sicurezza. IN questi giorni, ma non è la prima volta che il riscaldamento non funziona pur avendo cambiato la caldaia, che o non è gestita a dovere dalla ditta che ha l’appalto oppure subentrano concause molto incancrenite dagli anni. Premettendo che la città metropolitana paga l’affitto alla fondazione questa non riesce a rendere l’edificio a norma di sicurezza. Soffitti scrostati, infissi rotti e non funzionanti che non consentono la coinbentazione dell’ambiente, aula di attività extra di religione transennata per pavimento sconnesso e non solo quell’aula. Forse il Darwin non ha insegnato niente!!!

    • Rilassati, hai scritto il post alle 17 Novembre 2024 at 23:29 e il 18 Novembre 2024 at 08:48 hai già da ridire.
      Come se non bastasse parti alla carica con sta tiritera il 18 Novembre 2024 at 11:43
      Mi sà che alla fine aveva ragione chi “criticava” i genitori.

  7. Incominciamo a mettere quelle cose sconosciute che si chiamano canottiere di lana. Meno ombelichi al vento gelido, più caldo nelle mutande.Amen.

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