dalla CITTÀ DI GIAVENO
GIAVENO – La pericolosità del torrente Sangone nei pressi della borgata Dalmassi è nota da decenni: si è vista nel 2000 e anche durante l’alluvione dello scorso novembre. A seguito di questo e da una verifica effettuata insieme ai tecnici degli uffici della Regione Piemonte, non risulta negli anni mai realizzata alcuna opera di contenimento del fiume in quel punto.
Il Consigliere delegato ai Lavori Pubblici, Marco Carbone, ha chiesto all’ufficio tecnico comunale di effettuare uno studio sulla zona per la messa in sicurezza della borgata.
L’incarico è stato affidato a settembre in via urgente all’ingegner Ripamonti e seguito per parte comunale dall’architetto Silvia Antonielli. L’importo è stato di 35.000 euro di lavori per ricondurre il Sangone nel suo letto primario, su 48.000 di quadro economico complessivo.
“Ho effettuato un sopralluogo la mattina di mercoledì 29 novembre – spiega Carbone – per verificare l’effettuazione dei lavori, e sono soddisfatto dell’esito“.
Nel dettaglio, sono stati movimentati i massi e le pietre che si erano accumulate nel centro e a sinistra del letto del fiume, tolte quindi da due “isolotti” artificiali che impedivano il corretto deflusso delle acque. In questo modo si è aumentata la profondità del letto del fiume e con le stesse pietre si è andati a costruire una sequenza di tre scogliere con ingegneria naturalistica a protezione dei Dalmassi.
La soluzione proposta ed eseguita a seguito del progetto dell’ing. Ripamonti ha escluso l’inserimento di barriere fisse cementificate poiché le stesse creando un’accelerazione delle acque potrebbero provocare erosioni sulla sponda opposta ed a valle di questa scogliera.
Si sta inoltre verificando la possibilità di utilizzare dei droni per il continuo controllo, fotografando periodicamente la situazione e sovrapponendo nel tempo le immagini a quelle precedenti in modo da poter monitorare costantemente eventuali movimenti.
“Questo è il secondo di quattro lavori per mettere in sicurezza l’asta del Sangone, dopo quelli nei pressi del ponte in località Ruata Sangone” conclude Carbone.
“Mettere in sicurezza il territorio è una delle priorità dell’amministrazione. – interviene il sindaco Carlo Giacone – Come già per l’intervento precedente, restituiamo la tranquillità agli abitanti di una borgata: non devono più temere il fiume durante gli eventi meteorologici“.