GIAVENO, TIZZANI ATTACCA 5 STELLE, PD E ZURZOLO: “UNA POLTRONA PER OGNI ASTENSIONE”

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Il gruppo di opposizione “Per Giaveno”

di PAOLA TESIO

GIAVENO – I componenti del gruppo di minoranza “Per Giaveno” hanno organizzato una conferenza stampa, in seguito al consiglio comunale del 29 maggio e alle recenti restituzioni di deleghe al sindaco da parte dei consiglieri Saverio Scalise, Andrea Scalia e dell’assessore Vladimiro Colombo.

Ha introdotto l’incontro Stefano Tizzani: “Si tratta di una moria di deleghe che nella storia del comune di Giaveno non si è mai verificata prima. I primi sentori di questo malessere erano iniziati con le dimissioni di Carpignano e con il passaggio di Alessandro Cappuccio e del gruppo “Cambiamo Giaveno” all’opposizione. Nell’ultimo mese le cose sono precipitate: Scalise ha restituito le deleghe al commercio e al centro storico abbandonando la maggioranza, Scalia ha ridato le deleghe allo sport e agli impianti sportivi e l’assessore Colombo ha lasciato la delega al personale, un settore in crisi che versa nella confusione più completa. Anziché integrare figure specializzate e ricambiare i pensionamenti, implementando i lavori pubblici e i vigili urbani, le risorse vengono spese per perorare le scelte del sindaco di rafforzare l’ufficio comunicazione e l’addetta alla sua agenda piuttosto che gli uffici sprovvisti di personale. Esprimano tutta la nostra preoccupazione per le restituzioni delle deleghe e per quanto sta accadendo che altro non è che specchio di una realtà diversa da quella proclamata sui giornali”.

Inoltre il consigliere Tizzani ha sferrato un duro attacco anche verso le minoranze che secondo lui sarebbero allineate con la maggioranza: “Sono soccorritori di Giacone tutti coloro che hanno ricevuto degli incarichi, Giovale Alet del Movimento 5 Stelle all’Unione dei Comuni, Vilma Beccaria del Pd come presidente del Consiglio, Concetta Zurzolo alla fondazione Pacchiotti. Ad ogni poltrona è corrisposta un’astensione politica giavenese”.

Daniela Ruffino rimane dubbiosa rispetto alla restituzione della delega al personale da parte dell’assessore Vladimiro Colombo: “Ci viene detto da fonti attendibili della stessa maggioranza che la delega al personale sia stata restituita proprio per le scelte del sindaco. La diversità di vedute avrebbe portato a maturare tale decisione”.

Un altro aspetto sottolineato da Tizzani riguarda le modifiche alla cosiddetta “Ordinanza Coprifuoco” per la musica nei bar: “I fatti non sono andati come vuol far credere la maggioranza, il risultato è il nostro, e ha prevalso il buon senso. L’ordinanza n.175 del 04/10/2017 proibiva la musica all’esterno dei bar-ristoranti dal 1 settembre al 30 giugno. A seguito delle proteste dei gestori, i gruppi consiliari di minoranza “Per Giaveno” e “Cambiamo Giaveno” avevano richiesto nell’autunno un consiglio comunale aperto che si era tenuto il 13 novembre 2017. In quell’occasione Giacone, travolto dalle proteste, aveva promesso di rivedere l’ordinanza con l‘assessore Barone. Da allora però nulla è stato fatto e la promessa è stata disattesa. I gestori dei pubblici esercizi hanno continuato a sollecitare e così abbiamo richiesto, insieme al consigliere Cappuccio, nuovamente un consiglio aperto per sbloccare la situazione. Sarà un caso, ma il giorno dopo il sindaco ha convocato una riunione per il 28 maggio con gli esercenti dei bar e ristoranti. A tale riunione non siamo stati invitati , ma io e Cappuccio, come rappresentati dei rispettivi gruppi di minoranza, abbiamo ritenuto doveroso prendervi parte, soprattutto dopo tutti gli sforzi fatti per migliorare la situazione. Il sindaco, forse innervosito per le ultime polemiche interne alla maggioranza che hanno portato alla restituzione di deleghe, ha però rifiutato di confrontarsi con noi minacciando che se non ce ne fossimo andati non avrebbe rivisto la mozione. Una volta usciti la riunione è proseguita e, come già preannunciato dalla Barone, pressato dalle proteste dei gestori, il sindaco ha promesso la revoca dell’ordinanza e si è impegnato a concordare con gli esercenti le nuove modalità, ovviamente nel rispetto delle regole. Non si può punire una intera categoria per pochi che hanno sbagliato”.

Stefano Tizzani tuttavia si è rammaricato per il comportamento del primo cittadino Carlo Giacone: “Ha espresso frasi ingiuriose contro Daniela Ruffino, pronunciate tra l’altro in sua assenza e di fronte alle persone convocate in assemblea. Non condividiamo questo metodo e ci auguriamo che cessi e si ritorni ad un democratico confronto con la minoranza. Abbiamo persone disposte a testimoniare quanto accaduto. La mancanza di rispetto nei confronti delle donne e dei consiglieri va avanti da tempo, basti ricordare il gesto dell’ombrello, le pernacchie e altre frasi ingiuriose nei confronti di Daniela Ruffino, a cui peraltro seguì un tentativo di finte scuse mai fatte di persona. Pensavamo avesse cambiato atteggiamento invece ciò non è avvenuto: lunedì scorso ha dimostrato per l’ennesima volta di non essere in grado di gestire la situazione”.

Daniela Ruffino ha inoltre sottolineato le mancate risposte sulla socio-assistenza: “La documentazione richiesta non ci è stata consegnata, lunedì andrò dal prefetto. Gli elementi che avevamo sollecitato ci servono per effettuare le verifiche. Partiremo anche con una raccolta firme in cui chiederemo trasparenza. La copertura della casa di riposo è al 102%, l’asilo nido al 98%, la refezione scolastica al 77%. Significa che il comune ha dei ritorni economici importanti. Dovrebbero andare incontro a chi ha bisogno, alle famiglie in difficoltà. Molti genitori non riescono a pagare le tariffe mensa, occorre richiedere l’abbassamento delle tariffe. La nostra domanda fatta all’assessore Colombo non ha ricevuto risposte. Ci sono persone che da un giorno all’altro si trovano senza borsa lavoro, occorre modificare anche gli aspetti economici; una famiglia con figli a carico non può sopravvivere con 400 euro al mese. I nostri concittadini non hanno risposte concrete ai loro bisogni e vivono nell’incertezza”.

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