GIAVENO, TUTTE LE OPPOSIZIONI DISERTANO IL CONSIGLIO: “MANCANO LA DEMOCRAZIA E LE VIDEORIPRESE”

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di CHRISTIAN MASOTTI

GIAVENO – Giovedì 13 luglio a Giaveno presso la sala consiliare ha avuto luogo il consiglio comunale alle ore 18:00. Durante il consiglio vi sono stati vari momenti differenti: l’incontro è iniziato con la consegna della targhetta alla famiglia in memoria del Dottor Tizzani, noto e stimato medico giavenese. È stato poi effettuato un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’incidente ferroviario in Puglia e dell’attentato terroristico a Dacca.

Sempre nella fase iniziale è stato letto un comunicato di Cappuccio, capogruppo di cambiaAMO Giaveno che spiegava il perché la sua lista non fosse presente in sala: l’ assenza è spiegabile come segno di protesta verso la maggioranza e la modalità di rapportarsi con le minoranze. La lettura del comunicato è stata poi seguita dall’intervento del consigliere Tizzani, che ha incalzato la dose sempre su questo fronte: ” Ci alzeremo e ce ne andremo alla fine del mio intervento. Le modalità di convocazione di questo Consiglio Comunale hanno leso gravemente i diritti delle minoranze ed il corretto confronto democratico. Per la prima volta partecipiamo ad un Consiglio in cui non verranno trattate né interrogazioni, né interpellanze, né mozioni delle minoranze a causa di una convocazione in tempi stretti del consiglio non giustificata da alcuna scadenza di legge. Una forzatura della maggioranza inaccettabile. Il prezzo delle inefficienze e dei ritardi della Giunta nel portare in consiglio le delibere non devono essere pagati dalle minoranze. Se la data doveva per forza essere quella del 13 luglio e non del 18, come proposto dalla minoranza nella conferenza capigruppo, bastava anticipare la riunione dei capigruppo di una settimana e non vi sarebbe stato alcun problema ad inserire anche interrogazioni, interpellanze e mozioni. Un fatto grave. Preso atto dunque del mancato inserimento dei nostri atti, della mancanza di un confronto leale e trasparente, con dispiacere abbandoniamo l’aula, sperando che tale atto dimostrativo serva a far comprendere ai membri della maggioranza la gravità del gesto”. Un consiglio dunque paradossale, con i banchi delle minoranze vuoti. Il clima di tensione non sembra placare, anzi, la tensione sale quando in sala entra un rappresentante di cambiaAMO Giaveno con un piccolo cartello che recita: ”Assente per mancata democrazia”. Vengono chiamati i vigili urbani che, pur non entrando in sala ma rimanendo fuori, intimano al rappresentante dell’opposizione di non mostrare più tale scritta.

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