AVIGLIANA – Alessandro Mele, un giovane atleta di Avigliana, quest’anno è salito sul gradino più alto del podio conquistando la bellezza di tre medaglie d’oro ai campionati italiani giovanili di arrampicata sportiva, svoltisi dal 10 al 12 giugno in Trentino al Climbing Stadium di Arco, aggiudicandosi il titolo di campione italiano nelle specialità Lead, Boulder e Combinata per la categoria Under 12M.
Quest’anno, oltre ad aver superato brillantemente e con ottimi risultati anche la 5a elementare, Alessandro ha conquistato altre tre medaglie di metallo pregiato alle gare di Macroregione Nord Ovest, sempre nelle specialità Lead, Boulder e Combinata per la categoria Under 12M; è arrivato primo al TCC 2016 Torino Climbing Challenge nella categoria Debuttanti come anche in altre competizioni e secondo nell’importante appuntamento di Finale for Nepal a Finalborgo.
Questi traguardi si aggiungono a quelli degli anni precedenti che lo hanno visto primeggiare nelle analoghe competizioni regionali e nazionali.
Alessandro 11 anni, arrampica dall’età di sei e si allena a livello agonistico dal 2012.
Vivace, curioso e sempre allegro vive lo sport come puro divertimento. Il suo motto è “l’arrampicata prima di tutto”, i suoi riferimenti sono i campioni dell’arrampicata Adam Ondra (CZE), Stefano Ghisolfi (ITA) e Sean McColl (CAN).
Quest’anno ha conquistato il tricolore grazie all’impegno costante nei tre allenamenti settimanali degli ultimi tre anni, insieme al gruppo sportivo del B-side allenato con professionalità e competenza da Jean Pierre Bovo, Anais Sandrini e Luca Giammarco che sono riusciti a coniugare sport e divertimento.
Il B-side, in via Ravina 28, a Torino nei pressi del Parco della Colletta, è nato nel 1997 dalla passione di Marzio Nardi, Luca Giammarco per questo sport che hanno contribuito a scrivere la storia dell’arrampicata sportiva.
Il B-side non è solo un grande centro d’arrampicata specializzato dove circuiti e boulder sono i veri protagonisti, è anche un fornitissimo punto vendita di materiale e abbigliamento sportivo (B-Shop) che recentemente ha aperto un nuovo punto vendita ad Avigliana.
Oltre al bouldering le sue passione sono l’arrampicata in falesia, le vie ferrate, lo skate, i suoi cani, la matematica e lo sport in genere.
La prossima sfida di Alessandro sarà il Rock Junior di Arco a settembre, l’unico appuntamento mondiale dedicato ai giovani climber Under 14 da cui sono passati tutti i campioni dello sport climbing mondiale. Uno spettacolo non solo per la determinazione con cui giovanissimi atleti di tutto il mondo affrontano i grandi strapiombi del Climbing Stadium, ma soprattutto l’atmosfera di amicizia e gioco con cui condividono la passione per la verticale e che contraddistingue tutte le competizioni di questa disciplina sportiva.
La Val Susa può contare una nuova promessa dell’arrampicata sportiva oltre a Leonardo Gontero che gareggia in Coppa del Mondo con i colori della nazionale italiana nella specialità Speed!
La disciplina dell’arrampicata sportiva nasce come una costola dell’alpinismo dal quale si distingue per la mancanza di componenti di rischio oggettivo prodotto dal fattore ambientale. Al contrario dell’alpinismo classico, inoltre, l’arrampicata sportiva non è finalizzata al raggiungimento di una cima bensì è una prestazione sportiva che consiste nel compiere la migliore performance nel completare un itinerario su strutture artificiali indoor dalle difficoltà sempre crescenti, afferrando e poggiando i piedi su prese anch’esse artificiali.
Dal 2020 alle olimpiadi di Tokio l’arrampicata sportiva è stata inserita tra le discipline olimpiche.
Le specialità dell’arrampicata sportiva sono tre:
– Lead o Difficoltà
– Bouldering
– Speed o Velocità.
La specialità Lead si pratica su pareti artificiali alte tra i 15 e i 25 metri effettuate in assoluta sicurezza per le quali vengono utilizzati corda, imbracatura (che collega l’arrampicatore alla corda) ed i moschettoni che, in caso di eventuale caduta o volo, svolgono la funzione di trattenere l’atleta.
L'”itinerario” da percorrere, afferrando le varie prese con la mano (appiglio) e poggiandovi un piede alla volta (appoggio) viene progressivamente reso più difficile durante le competizioni.
Ad ogni presa raggiunta il giudice assegna un punteggio se la presa viene impugnata ed un valore con aggiunta di un “+” se la presa oltre ad essere impugnata venga poi utilizzata per impostare il movimento che consenta di impugnare la presa successiva.
La prestazione agonistica si conclude con il “top”, ovvero il gesto di afferrare l’ultima presa con entrambe le mani, da effettuarsi entro il tempo massimo di 6 minuti circa, a seconda della lunghezza del percorso.
Le capacità richieste sono di resistenza e di concentrazione
Il Bouldering consiste nell’arrampicarsi su massi artificiali per un’altezza non superiore ai 4 metri e mezzo, senza corda e senza imbracatura ma con una protezione da assicurarsi mediante il posizionamento a terra di materassi simili a quelli del salto in alto, per cui se l’atleta non raggiunge il suo obiettivo può ricadere senza conseguenze.
Fisicamente, la disciplina richiede doti di forza esplosiva da parte dell’arrampicatore.
Lo Speed consiste nel percorrere nel tempo minore possibile un itinerario su una parete alta tra 10 o 15 metri convalidato dalla Federazione Internazionale, relativamente al numero e alle posizioni delle prese nonché all’inclinazione.
Questa specialità richiede una tecnica completamente differente delle altre due; qui l’atleta dovrà essere in grado di esprimere la massima dinamicità possibile per essere appunto più veloce.