COAZZE / TORINO – Sono cinque le persone indagate per il crollo della gru di via Genova, avvenuto a Torino il 19 dicembre 2021, in cui morì il giovane di Coazze Filippo Falotico (23 anni), insieme ad altri due colleghi operai: Roberto Peretto, 52enne di Cassano d’Adda (Milano) e Marco Pozzetti, 54enne di Carugate (Milano). Secondo la procura di Torino sono stati numerosi sono gli errori e le omissioni che sono hanno causato la morte dei tre operai, tra cui del giovane di Coazze: i maggiori problemi riguarderebbero il montaggio della gru. Per la procura di Torino si è trattato di una tragedia che poteva essere evitata, e i magistrati hanno inviato l’avviso di conclusione indagini, contestando ai 5 indagati l’accusa di omicidio colposo plurimo: sono il manovratore che pilotava il braccio della grui (che venne ricoverato all’ospedale in stato di choc dopo la tragedia), la coordinatrice della progettazione e dell’esecuzione dei lavori e i legali rappresentanti delle tre società coinvolte nei lavori di via Genova: quella del cantiere per rifare il tetto, quella proprietaria dell’impianto fisso e quella fornitrice della gru.
Filippo Falotico era molto conosciuto e stimato per il suo impegno professionale, come lavoratore instancabile. Entusiasta del suo lavoro come montatore di gru. Nel giorno della tragedia, la gru che lo ha ucciso era appoggiata ad un palazzo di sei piani e dopo il crollo ha danneggiato lo stabile al secondo piano, oltre a diverse auto posteggiate sulla strada.
GIOVANE DI COAZZE MORTO SCHIACCIATO DA UN GRU: CINQUE INDAGATI PER OMICIDIO COLPOSO PLURIMO
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