di IVO BLANDINO
SANT’ANTONINO DI SUSA – Oggi pomeriggio, venerdì 15 ottobre, nella palestra delle scuole medie di Sant’Antonino di Susa, è arrivato Giovanni Impastato, fratello di Giuseppe (meglio conosciuto con il nome di Peppino). Peppino era un giornalista, conduttore radiofonico e attivista italiano, fu membro di Democrazia Proletaria è noto per le sue denunce contro le attività di “Cosa Nostra”, a seguito delle quali venne assassinato il 9 maggio del 1978.
Giovanni ha tenuto una breve ma molto interessante conferenza sulla legalità e ha presentato il suo nuovo libro “Una vita con Peppino”. Erano presenti i ragazzi della classe terza dell’Istituto Comprensivo Cento Passi .
Impastato é stato accolto dalla sindaca Susanna Preacco, dalla dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Vittoria Zurzolo, dalla vicesindaco di Vaie Elisabetta Serra dal vice sindaco di San Didero Alberto Lorusso ed infine dal Presidente dell’Unione Montana e sindaco di Caselette Pacifico Banchieri che ha fatto fatto da moderatore. Sia la dirigente scolastica, che gli altri intervenuti, hanno sottolineato e si sono rivolti ai ragazzi della scuola invitandoli a combattere il razzismo a denunciare dove c’è indifferenza ricordando che la dittatura e il fascismo sono nati proprio dell’indifferenza delle persone.
“Ragazzi, non dovete permettere anzi dovete combattere fin dalla vostra età l’ingiustizia, il razzismo e quant’altro con le nostre forze ed il vostro coraggio”. Questo è il messaggio che ha dato Impastato nel corso della sua presenza a Sant’Antonino di Susa. Il pomeriggio è stato allietato dai bravissimi giovani guidati dai loro altrettanto bravi maestri, dell’orchestra della classe terza A dell’indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo.
Al termine dell’incontro la sindaca ha ringraziato Impastato per la sua presenza ribadendo il suo arrivo nuovamente a Sant’Antonino di Susa la prossima primavera. Per Giovanni si è trattata della seconda volta nel paese valsusino, poiché in questi giorni si trova in valle e in Cintura di Torino per i suoi interventi a difesa della legalità.
“Sia la dirigente scolastica, che gli altri intervenuti, hanno sottolineato e si sono rivolti ai ragazzi della scuola invitandoli a combattere il razzismo a denunciare dove c’è indifferenza ricordando che la dittatura e il fascismo sono nati proprio dell’indifferenza delle persone”
Totalmente d’accordo, peccato però che quando si parla delle dittature di sinistra (Venezuela, Cuba, Nicaragua, Nord Corea…) si usano altri pesi e altre misure.
Giustamente…la mafia gli uccide il fratello ma bisogna fare attenzione al fascismo?