dalla CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO
Domani e nelle prime ore di venerdì 25 maggio sono in programma le ultime operazioni dei tecnici del Servizio Viabilità della Città Metropolitana di Torino per preparare il tratto di alta montagna della Strada Provinciale 172 del Colle delle Finestre al passaggio della carovana del Giro d’Italia, in occasione della tappa Venaria Reale – Bardonecchia Jafferau.
È attesa un’Ordinanza della Prefettura, che dettaglierà gli orari di chiusura di tutti i tratti di strade statali, provinciali e comunali interessate al passaggio delle tappe Venaria Reale – Bardonecchia Jafferau del 25 maggio e Susa – Cervinia del 26.
I lavori di sgombero della neve sulla Strada Provinciale 172 si sono conclusi regolarmente nei giorni scorsi, nonostante siano stati rallentati dalla presenza di ben dieci slavine nel tratto sterrato che dal Colletto porta ai 2.178 metri del Colle, che sarà la Cima Coppi del Giro 2018.
Il tratto di strada sterrata è stato preparato con la macchina “grader”, che è in sostanza una livellatrice del terreno. Domani e dopodomani è prevista la rullatura finale della strada che, è bene ribadirlo, rimarrà chiusa al traffico e sarà riservata ai corridori del Giro d’Italia e ai veicoli di assistenza e soccorso e dell’organizzazione della corsa. La Provinciale 172 sarà interamente riaperta come tutti gli anni nel periodo estivo, quando sussisteranno le condizioni per il transito in tutta sicurezza.
Le amministrazioni comunali di Meana e Usseaux, sui cui territori insiste il tratto in alta quota della Provinciale 172, hanno previsto di delimitare e interdire al pubblico le zone in cui il manto nevoso è ancora alto e potenzialmente pericoloso. Tali zone saranno presidiate dai militari del 3° Reggimento Alpini della Brigata Alpina Taurinense, per evitare l’assembramento del pubblico.
Nel frattempo è arrivata l’autorizzazione definitiva per il transito della gara dal Colle delle Finestre. Le zone di maggior accumulo di neve a lati strada saranno delimitate con reti e nastri e presidiate dagli uomini della Brigata Alpina Taurinense 3° Reggimento Alpini per evitare l’assembramento di pubblico; con questa soluzione concordata con i Comuni di Meana di Susa e Sestriere e grazie al supporto operativo concordatoci dal Comando della Caserma Montegrappa si è riusciti a concordare con la Questura e con la Prefettura le condizioni per mettere in sicurezza le aree di potenziale maggior rischio e permettere il passaggio della gara con presenza di pubblico anche sul tratto terminale della salita al Colle.
Me ne ricorderò ogni volta che mi troverò a transitare in una delle decine di strade in quota delle nostre Valli in totale degrado ed abbandono.
Riscontro un imbarazzante parallelo con la fiammante alta velocità e le umili vetture per pendolari.
E’ stata un’idea non felice cercare di impedire con un’ordinanza della Prefettura del 24/5 di salire in bici al Colle delle Finestre nelle ore che precedono il passaggio della carovana del Giro. Ordinanza in contrasto peraltro con quanto comunicato dal comune di Meana in pari data che autorizzava l’accesso ai pedoni e ciclisti ad esclusione dei soli mezzi motorizzati.
La scalata al Colle delle Finestre si sapeva essere uno dei momenti se non il momento decisivo del 101° Giro d’Italia, come in effetti è avvenuto e tale circostanza avrebbe richiamato migliaia di appassionati ciclisti e non provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo.Tale circostanza non può essere disconosciuta dalle Autorità organizzatrici. Se sussistevano condizioni di pericolo in alcuni punti del tracciato e si voleva evitare la sosta del pubblico presente si sarebbe dovuto deviare il percorso, perchè tale pericolo non può sussistere soltanto per alcuni e non per la carovana ed i ciclisti partecipanti al Giro. Ad ogni modo ieri mattina migliaia di ciclisti con diverse ore di anticipo rispetto al passaggio del Giro e nonostante il divieto dell’ultimora si sono presentati all’inizio della salita senza che venisse loro impedito di accedervi. Al Colletto dove inizia lo sterrato era stato posto lo sbarramento con la conseguenza di creare un ammasso di centinaia di ciclisti che occupava per intero la carreggiata per alcune centinaia di metri e con il passare del tempo il numero aumentava in modo esponenziale. Ad un certo punto la situazione sembrava precipitare perchè la massa presente rischiava di bloccare realmente il passaggio della carovana del Giro ed il suo svolgimento. Le autorità presenti sollecitate dal rumoreggiante malcontento dei ciclisti, resosi finalmente conto del reale problema rimuovevano il blocco e permettevano ai ciclisti di accedere alla parte più spettacolare del tracciato.
La grande parte del pubblico costituito prevalentemente da ciclisti si è distribuito ordinatamente lungo gli ultimi chilometri della salita e grazie al perfetto servizio d’ordine degli alpini unito ad un esemplare comportamento dei ciclisti, lo svolgersi della manifestazione ha potuto aver luogo in modo da onorare questa giornata di sport.
Nella mia lunga esperienza di presenze a tappe alpine del Giro e Tour questa è senz’altro una delle più belle e riuscite manifestazioni che resterà nella storia del ciclismo ed un giorno potrò dire ai miei nipoti “lassù quando il Mulino Froome seminava i suoi avversari, IO C’ERO”.