GLI AGRICOLTORI DI SANT’AMBROGIO A NORCIA PER AIUTARE I TERREMOTATI

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di FILIPPO TESIO

SANT’AMBROGIO – Continuano le iniziative di solidarietà di tutti gli agricoltori italiani, verso i propri colleghi delle aree colpite dal sisma. Domenica scorsa è toccato agli imprenditori agricoli di Sant’Ambrogio di Torino, che si sono recati ad Ancarano di Norcia in occasione delle celebrazioni di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali.  Sergio Barone, vice presidente di Coldiretti Torino, informa: «La sezione di Sant’Ambrogio ha pensato di organizzare una iniziativa di solidarietà a favore degli agricoltori del centro Italia compiti dal terremoto e dal maltempo. Ne abbiamo parlato con il nostro parroco don Romeo Zuppa, abruzzese, che ha approvato l’iniziativa e ha contattato la parrocchia di Norcia e l’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo, originario della Val Susa».

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Sergio Barone aggiunge: «Sabato scorso siamo partiti in sedici. Dopo avere trascorso la notte in un tendone ad Ancarano di Norcia, sin dalla mattina ci siamo attivati per preparare un pranzo a base di portate della cucina tipica piemontese. Domenica mattina, l’Arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo, ha officiato la messa, cui è seguita la benedizione di coltivatori, trattori e animali. A seguire il pranzo per la popolazione del luogo colpita dal terremoto, offerto e cucinato da noi imprenditori agricoli piemontesi. Abbiamo servito 180 persone: coltivatori locali, vigili del fuoco e volontari della Cri. Tra le portate tortino al topinambur, bagna cauda e salumi. Tra le autorità presenti Albano Agabiti e Diego Furia, rispettivamente presidente e il direttore Coldiretti Umbria».

Le vicende degli agricoltori del centro Italia hanno impressionato tutto il mondo agricolo e anche il territorio torinese si sta mobilitando per sostenere le iniziative intraprese da Coldiretti nazionale a favore degli imprenditori segnati da terremoto e maltempo. Sono state avviate diverse iniziative di raccolta fondi che saranno impiegati a sostenere direttamente gli agricoltori e le imprese impegnate nella ricostruzione.

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