I 5 STELLE CONTRO LA ZONA FRANCA IN VALSUSA: “ECCO PERCHÉ”

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OULX – Presso la Casa delle Culture di Oulx venerdì 15 marzo si è tenuto un incontro sul tema “Zone Franche Montane: esiste una terza via?”. Il deputato del Movimento Cinque Stelle Antonino Iaria ha illustrato le diverse proposte, primariamente del proprio partito ma anche da parte di altri in Parlamento, sul tema in discussione. Numerosi, tra il pubblico, gli esponenti del Comitato Zona Franca Montana per la Valsusa che hanno incalzato Iaria con numerose domande e il dibattito è stato a volte acceso, ma senza mai valicare il limite del confronto civile. Il Movimento Cinque Stelle ha già presentato almeno tre diversi disegni di legge sul sostegno alle aree montane ed ai piccoli Comuni, sia alla Camera che al Senato, nella scorsa legislatura e qualche mese fa è stata  depositata in Parlamento una proposta proveniente dal Senatore Bergesio (Lega) in merito alla proposta avanzata dal Comitato.

Il movimento pentastellato, che non è d’accordo con l’istituzione della Zona Franca Extradoganale Montana (ZFEM) nella forma proposta dal Comitato, ha proposto una configurazione diversa, non per area ma per temi, come quello legato all’agricoltura di Alta Montagna, l’incentivazione alla creazione di Start-up a carattere ambientale, turistico e legate alle nuove tecnologie. L’opposizione al progetto non è ideologica, ma fondata su elementi oggettivi e sulle criticità che la proposta del Comitato stesso non affronta come la carenza di fondi nazionali, l’eccessiva focalizzazione sul turismo, specialmente in Alta Valsusa oppure il rischio di un aumento di cementificazione del territorio.

Su un punto però Iaria ha concordato con il Comitato: l’attuale declino della Valsusa in termini di popolazione e il conseguente invecchiamento dei residenti, la deindustrializzaione, la riduzione dei servizi (in primis nella sanità pubblica) e la riduzione degli investimenti pubblici nei piccoli Comuni, pongono sfide che vanno affrontate immediatamente, prima che sia troppo tardi e ciò può essere contrastato anche grazie a finanziamenti mirati, ad un coinvolgimento delle comunità locali e ad un approccio olistico e partecipato al tema.

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6 COMMENTI

  1. Certo che avessimo avuto i 5 stalle dal primo dopoguerra, saremmo mooolto piu’ ben messi.
    Roba che la svissera e gli emirati ci farebbero un BAFFO…..
    Ma dove eravate! dove, dove, dove…..

  2. Ciao, sono un residente della Valsusa e ho partecipato all’incontro presso la Casa delle Culture di Oulx sul tema delle Zone Franche Montane. Sono rimasto molto colpito dagli interventi del deputato Iaria e dal confronto civile e costruttivo che è emerso tra il Movimento Cinque Stelle e il Comitato per la Zona Franca Montana. Sono convinto che il declino della nostra zona va affrontato immediatamente e con una visione olistica e partecipata, coinvolgendo la comunità locale e con finanziamenti mirati. Grazie per aver portato avanti questo importante dibattito.

  3. Zona franca, abolire la legge sulle pensioni Fornero, tagliare accise sulla benzina, pensioni minime a 1000 €, difesa dei confini nazionali con blocco navale, ridurre IVA sui prodotti per infanzia. Solite promesse elettorali per i soliti boccaloni . Ormai in Italia la fiducia in questi politici è pari a zero. Basta con dx sx cdx csx e movimenti vari .

  4. Il solito Nulla , creato dalla classe dirigente di un paese che fluttua nel cosmo europeo da decenni. Ci fate rimpiangere la prima repubblica.

  5. Ecco come si deve programmare in modo preciso, rapido, indolore ed efficiente:” con una visione olistica e partecipata, coinvolgendo la comunità locale e con finanziamenti mirati.”

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