dalla DIREZIONE DIDATTICA “P.P. LAMBERT”
ROMA / SALBERTRAND – Questo l’invito appassionato che Papa Francesco ha rivolto ai 6.000 studenti che hanno preso parte, lunedì 28 novembre, in Sala Nervi, all’incontro nazionale della Rete delle Scuole di Pace. Il Papa è giunto con mezz’ora di anticipo rispetto all’orario previsto, tanti sono stati gli interventi e le testimonianze, tanti i momenti musicali, alternati a minuti di silenzio per le vittime dei conflitti e di chi muore in mare. Tanti anche gli appelli a “ripudiare la guerra” e favorire la pace. Una pace che – dice Papa Francesco nel suo discorso, citando il motto dell’evento – si costruisce prendendosi “cura” dei nostri fratelli e delle nostre sorelle.
Fra quei 6.000 colorati, emozionati, attentissimi, anche i giovani allievi della delegazione Lambert, Plesso di Salbertrand, accompagnati dalla Dirigente, Barbara Debernardi, dalla loro insegnante Sara Murdaca e dalla referente alla comunicazione, team scuole di pace della direzione Didattica, Piera Canavesio. Sono stati loro a consegnare, direttamente nelle mani del Papa, un mazzo di fiori di carta, da loro realizzato, accompagnato da un messaggio di pace e da una lettera piena dei loro disegni e dei loro sogni.
“Un incontro preparato da tempo, costruito sul “Quaderno degli esercizi di Pace” promosso dalla Rete di cui facciamo parte ormai dal 2019 e vissuto con grandissimo impegno dai piccoli delegati, che hanno preso molto sul serio il loro ruolo di rappresentanti delle scuole dell’alta Valsusa – ha commentato la Dirigente Barbara Debernardi – e che nelle prossime settimane si faranno portavoce, nelle loro classi, di quanto imparato nella mattinata di lezione tenuta dal Santo Padre”.
Della delegazione infatti hanno fatto parte anche alcuni ex allievi della Lambert, che negli anni scorsi sono stati interpreti attivi nei percorsi di “costruzione di pace” e che oggi frequentano la scuola media Des Ambrois. A loro e ai compagni più giovani spetterà il compito di condividere nelle classi l’impegno assunto a farsi “poeti di pace”, in questi momenti difficili, di conflitto mondiale diffuso, come spesso Papa Francesco chiama le tante guerre -alcune molto vicine a noi- che oggi insanguinano il mondo.
E a loro e ai loro insegnanti spetterà anche il compito di sensibilizzare le comunità locali, anche tramite i Consigli comunali dei ragazzi, che già sono attivi oppure stanno per attivarsi a Bardonecchia e a Oulx, per organizzare, in modo corale, la prossima partecipazione alla marcia Perugia Assisi, prevista nella prossima primavera. Sarà questo il modo più concreto per rispondere alla domanda del Papa “Avete capito?” la risposta è stata:”Si, abbiamo capito”.