AVIGLIANA/GIAVENO – Oltre a modificare in parte la nostra dieta, la pandemia da Covid-19 sta lasciando il segno anche sui comportamenti che adottiamo quando facciamo la spesa. Soprattutto all’inizio dell’emergenza, moltissime persone hanno fatto le scorte, in modo da non dover uscire frequentemente.
Fare la spesa ai tempi del coronavirus e rispettare tutte le linee guida imposte dal Governo e le regole di sicurezza e di distanza ha creato spesso confusione in questi ultimi mesi.
Abbiamo chiesto ai capinegozio dei centri Nova Coop di Avigliana e Giaveno, come i dipendenti hanno affrontato la pandemia e vissuto l’emergenza nel rapporto con i clienti.
“Ci siamo trovati in un attimo in un mondo surreale, senza rendercene conto. I clienti hanno reagito subito facendo grandi scorte di beni di prima necessità – spiega Daniela Riolà, dalla Coop di Giaveno – i primi giorni ovviamente sono stati i più difficili, nella gestione del lavoro. Abbiamo registrato una crescita esponenziale delle vendite, e per continuare a garantire un servizio adeguato, abbiamo dovuto cercare rapidamente le risorse giuste nei giusti tempi. Non avevamo idea a cosa stessimo andando incontro”.
Continua Barbara Neirotti, dalla Coop di Avigliana: “È stato sicuramente un periodo complesso, in cui abbiamo dovuto continuare ad agire con il nostro ruolo consueto oltre che gestire le paure dei clienti ed i timori nostri e dei nostri colleghi. La cooperativa si è dotata fin da subito di un gruppo di persone, provenienti dalle varie direzioni aziendali, che si è messo al servizio delle rete vendita, supportandola al meglio nella gestione di questo periodo così critico. Abbiamo quindi adottato e seguito delle linee guida, dettate anche dai vari DPCM succedutisi, che sono state utili ad organizzare al meglio il nostro lavoro, per continuare ad offrire un servizio adeguato ai nostri soci e clienti in un ambiente sicuro. A tal proposito, abbiamo moltiplicato le attività di pulizia e sanificazione delle attrezzature e degli ambienti, peraltro già molto frequenti in periodo pre-covid, abbiamo contingentato gli ingressi dei clienti e chiuso per un periodo i banchi serviti, in modo da non creare assembramenti, abbiamo sempre tenuta alta l’attenzione (e lo stiamo ancora facendo) sul rispetto delle regole, per salvaguardare la salute di tutti. I diversi controlli cui siamo stati sottoposti dalle forze dell’ordine, ci hanno sempre assicurato che il nostro modo d’agire fosse corretto”.
In generale, qual era lo stato d’animo dei clienti e dei lavoratori durante il lockdown? Ed il clima che si viveva tra i dipendenti?
“Seppur con il comprensibile timore dato dalle notizie diffuse dai media, abbiamo continuato a lavorare con serenità e senso di responsabilità, consapevoli che il nostro lavoro è di prima necessità per la popolazione – concordano i due capinegozio – il nostro impegno è stato riconosciuto dalla cooperativa, dai cui vertici ci sono più volte giunte parole di stima e, cosa altrettanto gradita, una carta regalo del valore di 200 euro per ogni dipendente”.
“A mio parere anche i nostri clienti sono stati in qualche modo rassicurati nel vederci all’opera quotidianamente “con il sorriso negli occhi”, rispettando le regole e chiedendo loro di fare altrettanto. Alcuni di loro hanno avuto la gentilezza di telefonarci o scriverci per esprimere il loro ringraziamento”, sottolinea Neirotti.
Neirotti e Riolà ci hanno anche spiegato in quale settore merceologico sono aumentati i consumi: è emerso che nel primissimo periodo della crisi c’è stata un’impennata di vendite negli alimenti a lunga conservazione, legumi e verdure in scatola, pasta, farine, lievito, carta igienica. Oltre che detersivi e disinfettanti per gli ambienti, o i guanti monouso. Inizialmente i clienti hanno fatto incetta di prodotti utili per assicurarsi più autonomia possibile, ma in questo momento la spesa delle famiglie è tornata “nella norma”.
Quali differenze tra il periodo della quarantena e la fase 2 con la riapertura? Si continuano a rispettare le regole?
Da Avigliana Barbara Neirotti precisa: “Certamente la “fase 2” vede le persone un po’ meno consapevoli del pericolo e quindi della necessità di continuare ad adottare comportamenti corretti. Quando in punto vendita notiamo atteggiamenti non consoni, con cortesia lo facciamo notare e, se necessario, interveniamo. Bisogna sottolineare però che sia durante la fase 1, sia ora, sono stati veramente pochi i momenti nei quali alcuni clienti non si sono adeguati alle norme vigenti”. E da Giaveno, Daniela Riolà è della stessa opinione, aggiungendo che “ora stiamo vivendo una “nuova normalità”, siamo più calmi ed in linea di massima i clienti collaborano, è difficile vedere entrare nel centro qualcuno senza mascherina”.
Da questa esperienza, pensate di avere apportato qualche miglioramento anche per il futuro?
“Abbiamo la fortuna di essere dipendenti di un’azienda che era già molto attenta alle condizioni in cui operano i suoi lavoratori, alla loro sicurezza ed al loro benessere, ora quest’attenzione si è fatta ancora più forte – concludono Barbara e Daniela, dando voce a tutti i dipendenti della Coop di Avigliana e Giaveno – la comunicazione e la collaborazione fra sede e punti vendita è consolidata. In cooperativa è riconosciuto lo sforzo attuato dalla rete vendita per far fronte al periodo così duro e in rete vendita è riconosciuto l’impegno messo in campo dai colleghi di sede per supportare le attività dei negozi. Tutto ciò non può che esserci d’aiuto nell’affrontare eventuali periodi difficili in futuro, nella speranza che non siano di questa gravità. Quest’anno anche la modalità di votazione del bilancio della cooperativa ha necessariamente subito un cambiamento dovuto a Covid-19. Purtroppo non è stato possibile organizzare come in passato le tradizionali assemblee di bilancio, alle quali i soci della cooperativa sono sempre stati invitati a votare il bilancio stesso ed i loro rappresentanti. Nel 2020 l’attività viene svolta in punto vendita, dove alcune colleghe appositamente incaricate raccolgono le intenzioni di voto e consegnano gli omaggi ai soci che esprimono il loro voto. I nostri soci hanno compreso che il momento particolare ha richiesto anche questo cambiamento ed hanno partecipato al voto con una grande adesione, addirittura superiore a quella degli anni scorsi”.