DALL’UFFICIO STAMPA UNIONE MONTANA VIA LATTEA
ROMA – Come si ricorderà il Comuni della Via Lattea avevano proposto ricorso al Tar del Lazio contro il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che stabiliva il fondo di solidarietà comunale per il 2015, operando una penalizzazione insostenibile per i comuni turistici. Tale decreto è stato annullato dal Tar nello scorso mese di febbraio, provvedimento che ha dato ulteriore vigore alle diverse azioni che i comuni turistici stanno mettendo in campo per riequilibrare un sistema iniquo nei loro confronti.
Giovedì 11 maggio, presso la Commissione Bicamerale del parlamento a Roma, si e tenuta l’audizione per l’attuazione del federalismo fiscale chiesta dal sindaco del Comune di Sestriere e presidente dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, Valter Marin, e Diego Joannas segretario comunale e dell’Unione Montana unitamente a Barbara Mele sindaco di San Nicola Arcella (CS), Felicita Donati assessore del Comune di Ovindoli (AQ), Gianfranco Farnetani sindaco del Comune di Castglione della Pescaia (GR), Paolo De Marchis sindaco del Comune di Oulx (TO) e presidente Consorzio socio assistenziale della Valle Susa.
L’audizione ha avuto come focus quello di evidenziare la preoccupante situazione che ha coinvolto tutti i comuni turistici d’Italia, dal sud alle isole al centro ed al nord. Comuni alle corde per la forte penalizzazione che deriva dal cosiddetto fondo di perequazione che obbliga i comuni turistici a trasferimenti insostenibili degli incassi derivanti dall’Imu che ormai toccano punte di prelievo ben oltre il 50%.
I comuni turistici, oltre a rilevare l’incostituzionalità della norma, evidenziano la contraddizione di un’Italia che dovrebbe sostenere la sua industria turistica anziché penalizzare i suoi stessi comuni ed impedendo quindi un miglioramento dei servizi ai propri cittadini e ai numerosi turisti che frequentano coste, laghi, colline e montagne del Belpaese. Dall’incontro a Roma, a seguito dell’audizione, si coordina una rete tra i Comuni Turistici Italiani che nasce con l’intento di unire e rendere più forti nel sostenere le posizioni in difesa dell’economia generata dai comuni turistici. Una rete, non contro lo stato o contro le grandi città, che mira a far valere i propri diritti costituzionali e di giustizia.