I SOLDI DELLA TAV PER LE ZONE COLPITE DAGLI INCENDI? “DEPLOREVOLI LE AFFERMAZIONI DEL PRESIDENTE DELL’UNIONE MONTANA ALTA VAL SUSA”

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

In riferimento alla lettera inviata dal commissario straordinario di governo per l’asse ferroviario Torino – Lione, architetto Paolo Foietta in data 26 ottobre 2017, ci preme fare alcune semplici considerazioni: esistono due tipi di Commissario di Governo, quelli col “portafoglio” e quelli senza.
Nel nostro caso l’architetto Foietta appartiene al secondo tipo, cioè senza portafoglio, e infatti il Commissario che propone “per quanto di sua competenza”.

Fatta questa precisazione, riteniamo deplorevoli le affermazioni del presidente dell’Unione Montana Alta Valle Susa Piero Nurisso, pubblicate su un sito web: “Non ho ancora avuto modi di rispondere formalmente alla nota del Commissario, che ho invece raggiunto telefonicamente e ringraziato. Io credo che come istituzioni – di fronte a gravi emergenze quali stanno vivendo la nostra Valle e le altre zone colpite dagli incendi – si debba reagire in termini di solidarietà e concreta e pratica visione. E aggiungo con massimo senso di responsabilità verso tutti i cittadini. Ben venga lo stato di calamità chiesto dalla Regione, per avere rapidamente fondi destinati alle aree colpite per gli interventi, ma se è possibile in via straordinaria utilizzare soprattutto per opere durevoli di prevenzione dei rischi anche i fondi CIPE della Torino-Lione perché dire di no per motivi ideologici?”.

Ricordiamo con forza al presidente Nurisso che nel suo ruolo istituzionale rappresenta un’intera Comunità ma pare che troppo spesso se ne dimentichi.

Questo atteggiamento da parte di un amministratore pubblico non giova di certo all’immagine dell’Unione in quanto la sostituzione delle vecchie Comunità Montane, con la creazione delle Unioni dei Comuni, ha avuto come risultato un ente snaturato, con precari finanziamenti da parte della Regione che permettono male di occuparsi del territorio montano. Qualcuno vorrebbe infatti che le Unioni servissero solo ad accorpare le funzioni. Le esigue entrate e la non conoscenza/volontà da parte delle municipalità di accedere a bandi e finanziamenti europei portano sempre più spesso a pensare che solo in altri modi si possono trovare i soldi per andare avanti.
Sarebbero anche questi i motivi ideologici a cui si riferisce nella dichiarazione Nurisso? I soldi che non vengono messi a disposizione della prevenzione e della manutenzione ordinaria del territorio dove vanno a finire?

Ma elargire denaro, ipotizzandolo e/o promettendolo, per venire incontro all’esigenze basilari delle popolazioni non è un dovere che compete ai promotori di grandi opere.
Chi realmente è deputato a questo ruolo sta venendo volontariamente meno ai suoi doveri verso la popolazione in territori come il nostro: sembra che i promotori dell’opera nella nostra Valle abbiano bisogno di “comprare” il consenso verso la NLTL con ogni mezzo, anche approfittando di emergenze e disastri ambientali.

In un momento storico delicato come quello che stiamo vivendo, dove non vengono stanziati fondi per l’acquisto di Canadair, assunzioni di VVFF , ampliamento dell AIB e della Protezione Civile da parte dello Stato e della Regione, pare che solo accettando la benevolenza di aziende pubbliche, ma con diritto d’azione privato (come una normale impresa), si possa far fronte alle carenze. La situazione dei roghi in Val Susa è stata sottovalutata dalla Regione Piemonte, mentre VVFF e Volontari, sostenuti anche economicamente dai cittadini, rischiano senza sosta per difendere il territorio oggi e il suo futuro domani.

I consiglieri di minoranza dell’Unione Montana Alta Val Susa: Franca Bianco, Paolo Comba, Leonardo Capella, Monica Gagliardi

I consiglieri comunali: Roberto Ronsil ed Enrico Pozzato (Giaglione), Valeria Maria Longo e Andrea Germano Nurisso (Gravere), Giuseppe Joannas e Giorgio Guglielmo (Chiomonte), Angelo Bonnet e Ivano Martinuz (Oulx)

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1 COMMENTO

  1. Replica ragionevole ma troppo moderata.
    Quando i cialtroni si comportano da cialtroni occorre dirglielo senza tanti riguardi e in questa vicenda non è stato affatto difficile individuarli, uno ad uno.

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