di CHRISTIAN MASOTTI
Acqua sporca dai rubinetti di Avigliana. Da tempo non si placano le lamentele in merito alla potabilità e al colore delle acque comunali in alcune zone della città, molto torbide. Vi sono posti dove questo problema è più significativo: la zona di borgo Pertusera (tra la ferrovia e la Dora Riparia) e quella di Grangia-Drubiaglio (nell’oltre Dora). “Posso garantire che sono anni che ho questo problema – rivela una cittadina che abita nella zona del Penny Market – senza risolverlo neanche con i diretti responsabili! Ne ho anche parlato con il mio amministratore, ma lui può fare ben poco! Purtroppo mi sono adattata. A detta dell’amministratore, nella zona dove abito le tubature sono vecchie, e sembra che anche il Comune lo sappia”.
Un’altra residente, questa volta su Facebook, segnala che “l’acqua in casa è torbida”, ma dopo le analisi che ha commissionato non è emerso nulla: per cucinare la pasta però non può fare altro che usare l’acqua delle bottiglie. Un altro aviglianese aggiunge che a casa sua è successo in passato di avere l’acqua torbida, ma per fortuna non accade più da qualche tempo. Un giovane definisce “cronico il problema”, ed esorta la popolazione “ad interessarsi della vicenda”.
Non a caso, nell’ultimo consiglio comunale la questione dell’acqua è stato uno dei punti da discutere. Nel corso del dibattito, treamministratori comunali hanno preso la parola: il consigliere di minoranza Mario Picciotto, il sindaco Angelo Patrizio ed il direttore del settore lavori pubblici comunali Paolo Caligaris. Picciotto apre subito forte, denunciando il comportamento poco chiaro dell’ente che gestisce l’acqua pubblica, la Smat, “che non fornisce le analisi delle acque al comune”, concludendo con la richiesta di poterle visionare.
Il sindaco Patrizio ha invece spiegato che il comune ha sempre cercato di effettuare azioni tempestive per cercare di arginare i disagi, affermando che “Smat ha svolto una serie di interventi, che però non sono serviti a risolvere i problemi”. Il 27 luglio era stato invitato, per un confronto col sindaco, proprio il direttore generale di Smat, che però ha disdetto l’invito e non si è presentato. A dire della società, non è potuto venire ad Avigliana a causa di un malore.
Il sindaco ha ribadito la sua totale fiducia in Smat, ma ha precisato che in quella stessa mattina, chi si era presentato all’appuntamento al posto del direttore Smat, era sprovvisto della documentazione. È quindi trapelata una certa insoddisfazione legata a questo incontro, e alle “risposte” che Smat ha fornito al Comune. A tal proposito, durante il consiglio comunale ha preso la parola Caligaris, che per prima cosa ha riassunto la risposta della società idrica: “Smat assicura di aver investito molto in Avigliana, e che è stato effettuato ogni intervento possibile“. Il funzionario ha poi descritto la vera e propria composizione dell’acque aviglianesi, portando ai favori della cronaca le analisi dell’acqua che sgorga nella fontana di via Gramsci (zona Borgo Pertusera), fornendo alcuni risultati: “Nelle acque vi sono Arsenico, Ferro e Manganese” ha spiegato.
La Smat ha replicato che “le tubature detengono questi materiali da prima dell’inizio della loro attività in Avigliana”. Su queste parole si ricollega il consigliere Picciotto, che fa notare come dal 2004 sia attivo un depuratore ad Avigliana, “eppure l’acqua esce ancora torbida e sporca…”. Picciotto inveisce aggiungendo che Smat non deve prendere un giro nessuno: “devono rispondere ai loro obblighi e pulire le tubature con i residui metallici al loro interno”. È stata poi riportata, in Consiglio comunale, una “controffensiva” della società idrica, che a tal proposito accusa l’Asl di non avere mai denunciato il problema. La Smat esortata quindi l’Asl “a svolgere ogni due settimane analisi sulle acque delle zone di Avigliana”.
Il problema delle acque potabili sporche è quindi persistente, ma la soluzione ancora lontana. Speriamo si possa risolvere al meglio, per il bene degli abitanti di Avigliana.